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Livorno, boom di leucemie e mielomi, nel 2024 oltre 500 nuove diagnosi, il dottor Capochiani: "Aumento notevole e preoccupante dal 2020"

"Negli ultimi cinque anni abbiamo visitato circa 12mila livornesi e stiamo assistendo a un aumento reale di linfomi, mielomi e leucemie acute", afferma il dottor Capochiani; numeri in aumento quindi dal post pandemia e diffusione dei vaccini Covid

27 Giugno 2025

Livorno, boom di leucemie e mielomi, nel 2024 oltre 500 nuove diagnosi, il dottor Capochiani: "Aumento notevole e preoccupante dal 2020"

All’Ospedale di Livorno, nell’ultimo anno, sono state registrate circa 500 diagnosi di patologie ematologiche, tra cui leucemie e mielomi. A confermarlo è il dottor Enrico Capochiani, primario di Ematologia degli Spedali Riuniti, che evidenzia come il numero dei casi sia in costante aumento dal 2020, cioè dall'introduzione del vaccino Covid. "L’incidenza di queste malattie è nettamente più alta lungo la costa rispetto all’entroterra toscano — spiega — e sarebbe opportuno approfondire le cause dal punto di vista epidemiologico".

Livorno, boom di leucemie e mielomi, nel 2024 oltre 500 nuove diagnosi, il dottor Capochiani: "Aumento notevole e preoccupante dal 2020"

"Certamente la leucemia è una delle patologie che intimorisce di più", afferma il dottor Capochiani, "ma oggi la situazione è molto diversa rispetto al passato. Ad esempio, un paziente con leucemia linfatica cronica o leucemia mieloide cronica può avere un’aspettativa di vita perfettamente sovrapponibile a quella di una persona sana, a patto che le sue condizioni cliniche iniziali siano buone".

Secondo il primario di Ematologia, le diagnosi sono aumentate dopo la pandemia e la diffusione dei vaccini Covid. "Il numero dei casi è in crescita e alcuni dati sono allarmanti. Negli ultimi cinque anni abbiamo visitato circa 12mila livornesi e, se da un lato siamo diventati più abili a fare diagnosi precoci, dall’altro stiamo assistendo a un aumento reale di linfomi, mielomi e leucemie acute. Patologie che una volta si vedevano sporadicamente, oggi vengono diagnosticate quasi quotidianamente. Per fortuna, l’aumento dei casi non si accompagna a una crescita della mortalità, grazie ai benefici portati dalla medicina di precisione".

Il dottor Capochiani mette in guardia poi sui possibili segnali d'allarme: "stanchezza persistente, febbre prolungata e perdita di peso. Presi singolarmente, non sono necessariamente indice di una malattia grave. Tuttavia, quando durano nel tempo e non trovano una spiegazione plausibile, è importante rivolgersi a uno specialista. Meglio fare un controllo in più che trovarsi a gestire una malattia in fase avanzata".

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