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"Venite, ho ucciso mio marito": a Napoli donna di 59 anni uccide a coltellate il marito coetaneo nel corso di una lite, arrestata

Nel cuore di Napoli, non lontano dalla Stazione centrale, una donna di 59 anni ha ucciso il marito coetaneo: "Mi aveva aggredita con un coltello", ha spiegato agli agenti immediatamente intervenuti sul posto; la lite davanti ad una figlia della coppia e alla nipotina di 2 anni

04 Settembre 2025

Polizia a Napoli

Polizia a Napoli

Venite, ho accoltellato mio marito”. La chiamata al numero di emergenza è arrivata nel cuore della notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 settembre. Al telefono una donna che con voce tremante diceva di aver colpito con un coltello il marito, durante una lite domestica, e chiedeva l'intervento delle forze dell'ordine.

L'intervento degli agenti

Sul posto sono immediatamente arrivati gli uomini dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli e del commissariato Decumani.

Nell'abitazione indicata dalla donna, al terzo piano di un edificio in via Sant'Arcangelo a Baiano, tra via Duomo e il Corso Umberto, non lontano dalla Stazione Centrale, nel popoloso quartiere Pendino di Napoli, gli agenti hanno trovato immobile, in un lago di sangue, nel letto coniugale, Ciro Rapuano, 59 anni. Inutile ogni tentativo di rianimarlo. L'uomo era deceduto. Poco distante, ferita ad un braccio e sconvolta, la moglie, Lucia Salemme, incensurata.

Il racconto choc

Agli agenti la donna avrebbe raccontato di essere stata aggredita dal marito con un coltello, di essere riuscita a divincolarsi e di averlo colpito a sua volta per difendersi.

La dinamica è in corso di verifica da parte degli inquirenti. Nell'abitazione, al momento del dramma, anche la figlia 30enne della coppia con la sua bimba di 2 anni, 

Il primo esame effettuato del medico legale conferma che l'uomo è stato colpito ripetutamente con un coltello. E ferita da una coltellata ad un braccio risulta anche la moglie, accompagnata all'ospedale dei Pellegrini in codice rosso, dove è stata medicata. Le sue condizioni non destano preoccupazione, mentre la posizione è al vaglio degli inquirenti che nella casa della coppia hanno rinvenuto e sequestrato due grossi coltelli.

Da quanto si apprende, non vi erano state denunce di violenza domestica da parte della donna che è stata ascoltata dal Pubblico Ministero e subito dopo l'interrogatorio arrestata e tradotta in carcere.

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