Bayesian, criminologo Carbone: “Comandante Cutfield rifiutò cure dei medici, aveva paura di essere avvelenato” - confermate anticipazioni del GdI

La nostra testata aveva già ricostruito come il capitano del Bayesian rifiutò di farsi medicare con alcol e cotone il mattino dopo naufragio della barca per paura di essere avvelenato dagli infermieri "corrotti" dai servizi segreti inglesi (MI6)

Il criminologo Federico Carbone si è espresso in merito al Bayesian, confermando un retroscena del Giornale d'Italia. Nel suo sito, Carbone si è soffermato sull'ipotesi avvelenamento correlata al comandante dello yacht Perini Navi: "C’è un dettaglio che, inizialmente, era stato trascurato. Subito dopo il naufragio, James Cutfield viene portato d’urgenza al pronto soccorso di Termini Imerese. Ma una volta lì, rifiuta ogni trattamento. Niente medicinali. Nemmeno disinfettanti".

Bayesian, criminologo Carbone: “Comandante Cutfield rifiutò cure dei medici, aveva paura di essere avvelenato” - confermate anticipazioni del GdI

Carbone continua: "Cutfield – raccontano fonti mediche – era in preda al panico. Ma non per il trauma. Per qualcosa d’altro. Diceva di temere un avvelenamento. Parlava sottovoce. Accennava a “persone che vogliono farmi fuori”. Non si fidava dei medici. Voleva essere lasciato solo. Una reazione simile, in criminologia, non è solo un effetto post-traumatico. È un pattern. Quello che emerge quando il soggetto si percepisce in pericolo non a causa di un evento, ma di qualcuno. Di qualcosa".

La nostra testata aveva già ricostruito come il capitano del Bayesian rifiutò di farsi medicare con alcol e cotone il mattino dopo naufragio della barca per paura di essere avvelenato dagli infermieri "corrotti" dai servizi segreti inglesi (MI6).

Cutfield, soccorso nelle ore successive al naufragio e trasportato in ospedale insieme ad altri superstiti, avrebbe opposto un netto rifiuto anche a semplici medicazioni con alcol e cotone, insistendo con il personale sanitario che non si fidava di nessuno, nemmeno degli infermieri. "Potrebbero aver ricevuto istruzioni da agenzie segrete", avrebbe detto con tono allarmato, secondo una testimonianza riportata da chi era presente nei corridoi del pronto soccorso.

Il naufragio del Bayesian è avvenuto il 19 agosto 2024. Un inquirente al Giornale d'Italia ha dichiarato come "l'attentato è stato organizzato dai servizi segreti per ‘eliminare’ Lynch, lo yacht sarebbe stato fatto affondare per volere dei servizi segreti che volevano eliminare il magnate".

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Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini dalle esclusive de Il Giornale d'Italia, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.

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