Inchiesta urbanistica Milano, riesame annulla arresti domiciliari per Manfredi Catella, libero così come gli altri 5 indagati

Catella, fondatore e ceo di Coima, era l'ultimo indagato su cui il Tribunale del Riesame milanese doveva esprimersi

Manfredi Catella, il patron della società Coima indagato per corruzione nell'inchiesta che ha colpito l'urbanistica milanese e che si trovava agli arresti domiciliari, è tornato libero su decisione del Tribunale del Riesame di Milano. Anche lui libero dopo che anche per Giancarlo Tancrediex assessore comunale all'urbanistica, per Giuseppe Marinoniex componente della Commissione Paesaggio, e il manager Federico Pella i giudici avevano disposto una misura interdittiva per un anno. Anche gli arresti di Andrea Bezziccheri, patron di Bluestone, e di Alessandro Scandurra sono stati annullati.

Inchiesta urbanistica Milano, riesame annulla arresti domiciliari per Manfredi Catella, libero così come gli altri 5 indagati

Catella, arrestato lo scorso 31 luglio su decisione del gip Mattia Fiorentini, si era presentato, accompagnato dai suoi legali Francesco Mucciarelli e Adriano Raffaelli, al Tribunale del Riesame di Milano per discutere del suo ricorso contro la misura degli arresti cautelari domiciliari. Come lui avevano fatto anche gli altri 5 indagati, i cui domiciliari sono stati sostituiti con l'interdittiva di un anno per Tancredi, Marinoni e Pella. Per Catella l'attesa è di 45 giorni per poter capire i motivi sottesi all'annullamento: se è per mancanza di "gravi indizi" di colpevolezza proposti dalla Procura - ipotesi che avrebbe ripercussioni pesanti sul seguito dell'indagine - oppure perché si è escluso che "concrete esigenze cautelari richiedessero una misura restrittiva della libertà". A Catella comunque non è stata applicata alcuna interdizione alla professione. Secondo l'aggiunta Tiziana Siciliano e i pm Marina Petruzzella e Paolo Filippini, la società Coima avrebbe destinato a Scandurra almeno 138.000 euro di incarichi di progettazione che poi sarebbero stati valutati dalla Commissione Paesaggi. Il tutto mentre Scandurra esercitava presunto conflitto d'interesse, agevolando Coima in sede di valutazione. Catella è accusato di corruzione e induzione indebita per l’episodio del Pirellino su cui - affermano i magistrati - Catella avrebbe agito con "comportamento autoritario, pressante e minaccioso".