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La Spezia, sfregia la convivente al volto con una coltellata, i passanti lo inseguono e rischia il linciaggio

La coppia stava litigando in piazza davanti a decine di persone. Scatterà il codice rosso: la squadra mobile ha acquisito le immagini della videosorveglianza

05 Agosto 2025

La Spezia, sfregia la convivente al volto con una coltellata, i passanti lo inseguono e rischia il linciaggio

Ha sfregiato al volto con un coltello la convivente durante una lite scoppiata per futili motivi domenica sera in piazza Brin, alla Spezia. La scena si è consumata quando la zona  era gremita da numerosi frequentatori, tra cui molte donne e bambini. La coppia stava discutendo animatamente quando all’improvviso l’uomo, un cinquantenne di origini marocchine, ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltellino e ha cercato di colpire la donna con tre fendenti in rapida successione: fortunatamente due sono andati a vuoto, il terzo l’ha raggiunta al volto. La vittima, una quarantenne italiana, è caduta a terra con il volto trasformato in una maschera di sangue. La drammatica scena è stata seguita, in preda alla paura, da decine di frequentatori della piazza. C’è stato un fuggi fuggi. Mentre alcune persone hanno subito prestato i primi soccorsi alla donna, in stato di choc, che perdeva molto sangue, numerose sono state le telefonate giunte al 112.

Il cinquantenne si è subito dato alla fuga inseguito da cinque persone che si trovavano in piazza: lo hanno bloccato  e picchiato ferocemente, facendosi giustizia da soli. Quando le volanti della polizia di stato sono arrivate sul posto hanno trovato la donna con una ferita da taglio allo zigomo, mentre a poche centinaia di metri il convivente a terra con numerose ferite da calci e pugni dopo la violenta aggressione subita. L’uomo verrà denunciato dalla vittima per l’aggressione subita e dovrebbe scattare nelle prossime ore anche il codice rosso con tutte le procedute cautelative e di protezione a favore della quarantenne. Gli investigatori della Squadra mobile stanno ricostruendo i momenti dell’aggressione con l’acquisizione delle telecamere di videosorveglianza comunali.

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