03 Agosto 2025
L'indagine su un carico da 132 chilogrammi di cocaina, nascosta in mezzo alla polpa di frutta congelata usata per produrre i succhi, e sequestrata nelle scorse settimane nel porto di Genova dagli ispettori dell'ufficio della Dogane, ha portato il procuratore aggiunto Federico Manotti a indagare il titolare della ditta di import-export che ha ordinato la merce.
L’uomo è un un imprenditore di 35 anni di origini reggine ma residente a Ravenna e la droga potrebbe avere un valore di poco inferiore ai 50 milioni di euro se messa sul mercato. Secondo gli investigatori, dietro l'importazione potrebbe esserci l'ombra della 'ndrangheta. Gli ispettori avevano trovato un primo fusto di polpa di guayaba con dentro 2 lg di polvere bianca. A quel punto hanno controllato tutti i 126 fusti che si trovavano all'interno di un container proveniente dalla Colombia, ed è così che è stata trovata tutta la droga. Gli investigatori sono convinti che a organizzare il traffico sia stata una banda di narcos ben strutturata, perché recuperare la cocaina congelata prevede l'intervento anche di chimici e di macchinari costosi.
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