22 Luglio 2025
Emanuela Ruggeri (Instagram)
Ancora più ombre sulla morte di Emanuela Ruggeri, la 32enne trovata morta in via Mandrione, a Roma. Il cadavere, rinvenuto da un passante, era nascosto fra i cespugli e coperto da un materasso cosparso di vecchi involucri di droga. Il suo cellulare a ora risulta scomparso. La madre della vittima ha parlato con gli inquirenti, dicendo loro che probabilmente qualcuno "l'ha portata lì" appositamente per "farle del male".
Restano ancora tanti misteri intorno alla morte di Emanuela Ruggeri, la giovane donna trovata morta domenica 20 luglio in via del Mandrione, alla periferia est di Roma. Il suo corpo, in avanzato stato di decomposizione, giaceva tra le sterpaglie e i rifiuti, coperto da un vecchio materasso, come se qualcuno avesse voluto nasconderlo alla vista. A dare l’allarme è stato Antonio Andreuccioli, 65 anni, un passante che ogni giorno porta a spasso il cane in quella zona: "Erano giorni che sentivo un odore insolito, poi ho trovato il cadavere", ha raccontato.
La ragazza, originaria di Colli Aniene, era tornata a Roma dopo la fine di una lunga relazione vissuta a Torino e stava cercando di ricostruirsi una vita. Era uscita di casa lunedì 14 luglio per incontrare degli amici e aveva inviato alla madre un ultimo messaggio il giorno dopo: "Vado al mare, mi si sta scaricando il telefono". Poi il silenzio. Il cellulare di Emanuela non è stato trovato, mentre borsa e documenti erano accanto al corpo.
Domenica 20 luglio, due giorni dopo un presunto ultimo avvistamento della giovane in zona Malatesta-Quarticciolo, l’uomo che ha scoperto il cadavere ha notato il materasso spostato in modo insolito. Sotto, c’era il corpo di Emanuela, con indosso gli stessi vestiti del giorno della scomparsa. Due automobilisti, transitati nei giorni precedenti, avevano segnalato un odore forte provenire da quelle sterpaglie, dove spesso si rifugiano tossicodipendenti. Tra i rifiuti c’erano vecchi involucri di droga.
L’autopsia non ha rilevato segni evidenti di violenza né fratture, alimentando l’ipotesi di un’overdose. La madre però respinge questa ricostruzione: "Non si drogava, qualcuno le ha fatto del male e l’ha lasciata lì come spazzatura". La procura indaga per "morte in conseguenza di altro reato" e attende i risultati tossicologici. Resta da capire anche chi fosse con lei nelle sue ultime ore e come sia arrivata in quel luogo isolato, visto che non guidava. Gli investigatori stanno acquisendo i tabulati telefonici e vagliando le testimonianze.
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