21 Luglio 2025
Emanuela Ruggeri e il suo tatuaggio 666, fonte: Instagram
Nuove ipotesi sulla morte di Emanuela Ruggeri. È infatti stato rinvenuto un tatuaggio, riportante le tre cifre "666", sul braccio della donna, trovata morta in mezzo a dei cespugli a Roma. Nasce, secondo gli inquirenti, la pista del satanismo a causa del "numero della Bestia" o del diavolo.
Un tatuaggio sul braccio sinistro, "666", noto come "numero della Bestia", è stato rinvenuto sul corpo di Emanuela Ruggeri, 32 anni, trovata morta nei cespugli di via del Mandrione a Roma la sera di domenica 20 luglio da un passante, che portava a spasso il cane. La donna, residente a Colli Aniene, era scomparsa dalla sera del 14 luglio, quando aveva salutato la madre dicendo che sarebbe uscita a cena con amici.
Il cadavere giaceva tra le sterpaglie, nascosto alla vista, vestito con gli stessi indumenti della sera della scomparsa: maglietta e leggings neri, infradito maculate, borsetta a tracolla. Non presentava segni evidenti di violenza, ma sarà l’autopsia, in programma nei prossimi giorni, a chiarire le cause della morte. Già disposti anche gli esami tossicologici, visto che dalle indagini è emerso un passato di fragilità e uso di sostanze.
A rendere inquietante il caso, però, è il dettaglio dei tatuaggi. Oltre a una mezzaluna e a una "D" sulle mani, campeggia ben visibile sul braccio il numero 666, cifra che nella simbologia cristiana rappresenta Satana o l’Anticristo, come scritto nell’Apocalisse di Giovanni. Alcuni fanatici lo considerano un marchio di appartenenza a sette sataniche. La madre, che pure ne ignorava il significato, ha dichiarato: "Era appassionata di arte, non so cosa significasse per lei per quel numero".
Gli investigatori della Squadra Mobile stanno ora verificando se Emanuela potesse essere entrata in contatto con ambienti esoterici. "Non guidava, qualcuno l’ha accompagnata lì", ha aggiunto la madre, suggerendo la presenza di un uomo e parlando di "cattive conoscenze".
Le telecamere di sorveglianza della zona potrebbero fornire la chiave per capire se quella notte la giovane sia arrivata da sola o in compagnia. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: da un gesto volontario a un incontro finito male, fino alla pista ritualistica.
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