17 Luglio 2025
Guido Crosetto e Giancarlo Tancredi, fonte: imagoeconomica
Proseguono le dichiarazioni in merito all'inchiesta sull'urbanistica a Milano. Ad intervenire questa volta è il ministro della Difesa Guido Crosetto, che su X ha scritto: "So che nessuno si stupirà della mia posizione perché i principi vengono prima di qualunque posizione politica e partitica e quindi continuo a pensare che la magistratura non debba e non possa sostituirsi al corpo elettorale. A Milano una parte della magistratura inquirente ha anche deciso di sostituirsi al legislatore, nel campo dell'urbanistica, del fisco, del lavoro, attraverso interpretazioni normative che a me sembrano, in molte parti, lontane dalle disposizioni di legge ed anzi molto pericolose (a titolo esemplificativo quello che sta avvenendo contro alcune aziende della moda e del lusso, per solo livore ideologico, è incredibile)". Allo stesso tempo, l'assessore Tancredi, per cui sono stati chiesti gli arresti domiciliari, avrebbe dichiarato a Sala di essere pronto alle dimissioni.
Crosetto evidenzia come "spesso si cercano di utilizzare queste vicende come occasione per sbarazzarsi dell'avversario di turno, perché a parti inverse si è sempre fatto così. Basta pensare a centinaia di vicende, poi concluse con l'assoluzione, che hanno portato a dimissioni e calvari politici". Poi continua: "Per me invece questa è l'ennesima occasione per dimostrare la diversità di chi è garantista sempre, di chi cerca di capire leggendo gli atti (non fermarsi alle conferenze stampa ed ai titoli), di chi crede nei principi liberali sempre, a maggior ragione quando toccano gli avversari politici. Spero che, nei tempi veloci che richiedono vicende di tale rilevanza, si possa capire quale è la verità ma nel frattempo continuo a basare i miei giudizi sulla presunzione di innocenza".
L'assessore all'urbanistica Giancarlo Tancredi avrebbe dichiarato di essere "disponibile a dare le sue dimissioni". Tancredi è tra i sei per cui sono stati chiesti gli arresti, nel suo caso, così come quello di Manfredi Catella, i domiciliari. Gli altri nomi coinvolti sono quelli di Andrea Bezziccheri di Bluestone, i due ex componenti della Commissione per il paesaggio del Comune Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra e l'architetto Federico Pella.
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