08 Luglio 2025
Nella tarda serata di lunedì 7 luglio si sono verificati dei violenti scontri fra due gruppi rivali nelle strade di Caserta. Al centro del contenzioso presumibilmente ci sarebbero state tensioni legate al traffico di droga. La rissa è poi culminata nella morte di Stefano Margarita, 25enne residente a Napoli, nel quartiere di Secondigliano. Anche due amici del giovane, poco più che ventenni, sono rimasti gravemente feriti. Nella prima mattinata di martedì 8 luglio, i carabinieri hanno arrestato padre e figlio della gang rivale.
Nella piazzetta di via Libertà a San Marco Evangelista, a Caserta, la notte di lunedì 7 luglio si è trasformata in una tragedia. Due gruppi criminali rivali si sono scontrati per tensioni legate al traffico di droga, tra presunti debiti non saldati e questioni territoriali di piazze di spaccio.
La rissa è stata mortale: un ragazzo di 25 anni, Stefano Maragarita, ha perso la vita dopo essere stato accoltellato durante la colluttazione. Oltre a lui, altri due ragazzi poco più che ventenni sono rimasti gravemente feriti. Tutti e tre, residenti a Secondigliano, quartiere di Napoli, sono stati soccorsi immediatamente e trasportati all'ospedale civile di Caserta, ma il 25enne è morto per la gravità delle lesioni inferte.
Ad allertare i carabinieri e il personale sanitario, dei passanti che hanno sentito le urla e visto il tafferuglio. La procura casertana ha aperto un'indagine sui fatti: i partecipanti alla rissa sono stati interrogati in caserma durante la notte. Molti di questi sono già stati identificati e sarebbero ritenuti direttamente coinvolti nell'omicidio, secondo gli inquirenti.
Le forze dell'ordine hanno arrestato tra la nottata e la prima mattinata di martedì 8 luglio, padre e figlio della gang rivale, ritenuti i principali responsabili della morte di Stefano Margarita.
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