Igor Protti ha un tumore, ex calciatore ricoverato in ospedale: "Ho subito un intervento e inizierò cure, mi aspetta una partita durissima"

L'ex calciatore Igor Protti, 57 anni, ha annunciato sui propri social, nella giornata di sabato 5 luglio, di essere malato di cancro. In un post ha fatto sapere che ha già subito una prima operazione e che presto si sottoporrà alle cure del caso, ma che ha davanti a sé "una partita durissima".

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Poco più di un mese fa, come ha scritto lo stesso Igor Protti sui suoi social, gli è stato trovato un tumore. "Uno sgraditissimo ospite" che nessuno si aspettava e che lo ha costretto a sottoporsi a una prima operazione chirurgica, avvenuta "pochi giorni fa".

L'ex attaccante di Livorno, Lazio, Napoli e Bari, nel post, appare in un letto d'ospedale. Ha annunciato che, dopo l'intervento, correttamente riuscito, inizierà le cure per "cercare di migliorare la situazione e poter essere nuovamente operato tra qualche mese".

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C'è qualcosa, chiamatelo come volete, che lega un governo all'altro nella totale indisponibilità a ragionare sui danni giganteschi provocati dal vaccino Covid, e ad insistere nell'imporlo. Qualcosa che ha del folle, o peggio.

Poi, lo spazio alla paura, ma anche alla speranza: "È una partita durissima, so benissimo che si può vincere o perdere, ma ce la metterò tutta, come sempre. E, come sempre, so di non essere solo. Ho la mia grande e meravigliosa famiglia vicino a me, anche se non tutti lo possono essere fisicamente. Come quando ero in campo e mi sentivo parte di una grande comunità, oggi sento anche la vicinanza di tutti gli amici e di tutte quelle persone che mi hanno seguito e voluto bene".

Infine, i ringraziamenti allo staff medico che lo ha seguito: "Farà di tutto per aiutarmi in questa lotta. Mi scuso fin da ora se nei prossimi mesi non riuscirò a rispondere a tutti sia telefonicamente che qui su Instagram. Vi mando un forte ed enorme abbraccio". Non si sa se il fuoriclasse sia stato sottoposto a qualche dose di vaccino Covid e se questo può essere correlato all'insorgenza del possibile "turbo cancro".