Villa Pamphilj, la sorella di Francis Kaufmann: "È uno psicopatico, ha cercato di uccidere anche mio fratello, ha la faccia del diavolo"
La sorella del presunto killer di Villa Pamphilj fornisce nuovi dettagli su Charles Francis Kaufmann, anche noto come Rexal Ford
Emergono nuovi dettagli su Charles Francis Kaufmann, l'uomo arrestato in Grecia accusato di essere il killer del caso del doppio omicidio di Villa Pamphilj. A fornirli è stata Penelope Kaufmann, sorella del presunto assassino, in una intervista per la Repubblica. "Charlie ha la faccia del diavolo, è uno psicopatico", queste alcune delle parole di Penelope, che poi ha affermato di essere sicura che sia proprio il fratello il responsabile degli omicidi di Villa Pamphilj.
Villa Pamphilj, la sorella di Francis Kaufmann: "È uno psicopatico, ha cercato di uccidere anche mio fratello, ha la faccia del diavolo"
"Charlie ha lo charme del diavolo e la faccia del diavolo. È uno psicopatico. Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui. Ci aveva provato anche con mio fratello. È per quello che ha cambiato nome ed è scappato dall'America". Racconta così Penelope Kaufmann in merito a suo fratello Charles Francis. "Mio fratello è un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni – aggiunge – Non voglio vederlo più. Mi aveva scritto pochi giorni prima di quello che ha fatto, dicendomi che la compagna lo aveva lasciato. È uno psicopatico. Ha ucciso sua figlia per coprire la morte della moglie, in modo che nessuno gli potesse chiedere cosa ci facesse con un bambino da solo in giro per la città".
Penelope traccia un ritratto inquietante del fratello: un uomo capace di mascherare la sua violenza dietro una maschera di fascino e manipolazione. "È un manipolatore. Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata. È un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro. Quando eravamo bambini mi ha spezzato un dito in un grosso ferramenta. Pensavo che fosse stato un incidente. Mio padre invece lo aveva capito che lo aveva fatto apposta. Se vuoi sapere com'è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie".
Nonostante si fosse presentato per anni come regista, la sorella smonta anche questa parte della sua identità: "Non era un regista, ma sapeva muoversi in quel mondo. Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l'ho mai visto. Ho scritto tre sceneggiature per lui, che mi prometteva che avremmo fatto grandi cose. Invece non c'è mai stato niente. Charlie era brillante, ci sa fare con le persone. Sa come entrare in empatia subito".
Dietro il carisma, però, si nascondevano bugie, abusi e – secondo Penelope – anche attività illegali: "Ci raccontava che sua moglie e la figlia pativano la fame. Che uomo patetico. Quando era più piccolo aveva sempre un sacco di soldi e noi ci chiedevamo da dove venissero. Ora sappiamo che probabilmente vendeva droghe e forse faceva truffe".
L’illusione che la paternità potesse cambiare qualcosa in lui è durata poco: "Qualche settimana fa mi ha scritto che stavano tutti bene. Per un attimo ho pensato che quella bambina lo avesse cambiato. Poi, pochi giorni prima dell'arresto, mi ha scritto che Anastasia lo aveva lasciato. Due giorni dopo manda una mail per dire che lei era tornata a prendersi la bambina. Invece le aveva già uccise tutte e due, perché io lo so che le ha uccise tutte e due. È un bastardo. Sapevamo che era un violento, ma non avremmo mai pensato che avrebbe potuto fare male a una bambina".