Alessio Tucci, il killer 19enne reo confesso dell'ex fidanzata Martina Carbonaro (attualmente detenuto in carcere per l'omicidio della 14enne ad Afragola), ha chiesto perdono attraverso una lettera indirizzata a Papa Leone XIV. Il giovane ha affidato la missiva a un parroco impegnato in attività di volontariato presso l’istituto penitenziario in cui è recluso. Secondo quanto è emerso, nella lettera Tucci avrebbe chiesto al Santo Padre il perdono per quanto commesso e lo avrebbe invitato a rivolgere una preghiera per la giovane Martina.
Martina Carbonaro, la lettera del killer Alessio Tucci a Papa Leone XIV: "Chiedo perdono", la madre della vittima: "Spero non risponda"
La notizia ha suscitato l’immediata reazione di Enza Cossentino, madre di Martina Carbonaro, che ha affidato il suo sfogo ai social, rivolgendosi direttamente al Papa. "Spero, caro Papa, che non gli risponderete neanche – ha scritto la donna –. Un mostro ha ucciso la mia unica figlia, la mia vita. Il crimine che ha commesso è talmente atroce che nemmeno un serial killer avrebbe potuto fare di peggio. Nessun perdono. Io sono una madre straziata dal dolore. Voglio giustizia. Fine pena mai per quel mostro".
Nel frattempo, le indagini sul femminicidio, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, si stanno focalizzando sui dispositivi elettronici in uso a Tucci, ai suoi familiari e alla vittima. Gli inquirenti hanno infatti sequestrato sei telefoni cellulari utilizzati da Tucci e dai suoi familiari, oltre al tablet appartenuto a Martina Carbonaro. Le analisi sui dispositivi sono già iniziate e potrebbero protrarsi per diverse settimane. L'obiettivo è quello di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini, in particolare riguardo allo scambio di messaggi tra Tucci e i suoi familiari successivamente all’omicidio.
La ragazza è stata uccisa dall'ex fidanzato il 27 maggio scorso.