14 Giugno 2025
Negli ultimi anni, il tema del caro prezzi nei ristoranti italiani è tornato di frequente sotto i riflettori. Non si tratta solo di una sensazione diffusa: nei luoghi a forte vocazione turistica capita sempre più spesso di imbattersi in menù dai costi proibitivi, anche per piatti estremamente semplici. La dinamica è spesso la stessa: un cliente pubblica lo scontrino con cifre esorbitanti e la rete esplode. L’estate 2025, in questo senso, si preannuncia infuocata dato che è già scoppiato un caso nella città di Como che riguarda una pietanza simbolo della cucina nostrana: gli spaghetti al pomodoro. Tutto è iniziato con un post sui social di Francesco Mariani, fondatore della guida gastronomica Comobestfood, che segnala e recensisce i ristoranti del Lario. “Nuovo record mondiale: una pasta al pomodoro a 45 euro. La ordineresti?” scrive sul profilo Instagram. Mariani si riferisce a un piatto servito nel ristorante Sottovoce all’interno di un albergo di lusso russo affacciato su lago. Il piatto in questione è una porzione di spaghetti al pomodoro e basilico: ingredienti semplici che tutti riconoscono come base della cucina casalinga tricolore. Il prezzo richiesto, però, è 45 euro, ed è proprio questa cifra a far discutere. Il locale è guidato dallo chef campano Alessandro Rinaldi e la terrazza dove si mangia è panoramica, elegante, all’interno dell’hotel Vista, una struttura a cinque stelle, con un servizio di alto livello. Ma basta questo a giustificare un costo simile? La rete come sempre si divide. Da una parte c’è chi denuncia un’assurda sproporzione, considerando la semplicità del piatto; dall’altra, anche se solo una minoranza, ricordano che il prezzo non è solo per gli ingredienti, bensì per l’esperienza complessiva.
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