Cene (BG), Rubens Bertocchi uccide moglie Elena Belloni con 3 colpi di pistola, poi si suicida, allarme dato dal figlio 20enne

Dramma a Cene, in Valle Seriana. Rubens Bertocchi, 55 anni, ha ucciso la moglie Elena Belloni sparandole 3 colpi di pistola, poi si è suicidato. A dare l'allarme è stato il figlio 20enne che, rientrando in casa, ha trovato la porta chiusa insospettendosi. Prima del gesto l'uomo avrebbe confidato le sue intenzioni ad un amico con un messaggio. Elena Belloli, 52 anni, lavorava come geometra in uno studio professionale del paese. Il marito lavorava come guardia giurata a Bergamo.

Cene (BG), Rubens Bertocchi uccide moglie Elena Belloni con 3 colpi di pistola, poi si suicida, allarme dato dal figlio 20enne

L’abitazione è stata posta sotto sequestro. Per ore, all’interno della casa, hanno operato i carabinieri di Fiorano al Serio, gli specialisti della Scientifica e il pubblico ministero Giampiero Golluccio, impegnati a ricostruire l’accaduto e a individuare eventuali elementi utili per chiarire il movente. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, prende corpo quella della gelosia, legata al sospetto di una presunta relazione extraconiugale della donna.

Secondo una prima ricostruzione, prima di compiere il gesto estremo, Rubens Bertocchi avrebbe inviato un messaggio a un amico, in cui anticipava le sue intenzioni e spiegava le ragioni che lo avevano spinto a farlo. Avrebbe poi esploso almeno tre colpi di pistola, colpendo la moglie al petto con una semiautomatica calibro 22, un’arma regolarmente detenuta.

A dare l’allarme sarebbe stata una vicina di casa, insospettita dai rumori degli spari. Sul posto è arrivato poco dopo anche il figlio maggiore della coppia, ma ha trovato la porta d’ingresso chiusa dall’interno. Solo l’intervento dei Vigili del fuoco, giunti da Gazzaniga, ha permesso l’accesso all’abitazione.

I corpi di Rubens Bertocchi ed Elena Belloli sono stati trasferiti all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove nei prossimi giorni verranno effettuate le autopsie. Il sindaco di Cene, Edilio Moreni, ha espresso il suo sgomento per la tragedia: «I figli frequentavano l’oratorio, la famiglia era ben inserita nella comunità. Tanti in paese li conoscevano. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un epilogo così drammatico».