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Morì in canoa alla foce dell'Entella, adesso la Procura apre un fascicolo anche sul personale del 118

Il giudice, che ha mandato a giudizio i vigili del fuoco e ha prosciolto gli istruttori, aveva chiesto al pm di valutare la responsabilità del personale medico

07 Maggio 2025

Morì in canoa alla foce dell'Entella, adesso la Procura apre un fascicolo anche sul personale del 118

La procura di Genova indaga sulle eventuali responsabilità del personale del 118 presente a gennaio 2023 sulla riva dell’Entella dove era rimasto incastrato Andrea Demattei, il canoista di 14 anni poi morto per ipotermia. Il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ha aperto un fascicolo dopo che la giudice Carla Pastorini ha trasmesso gli atti al termine dell’udienza preliminare. Per la morte del giovane sono a processo sei vigili del fuoco mentre sono stati prosciolti i due istruttori della società che avevano portato Andrea e altri ragazzi ad allenarsi.

Secondo il pm la morte di Andrea poteva essere evitata ma ci fu una catena di errori in quel drammatico pomeriggio del 12 gennaio di due anni fa. Il giovane rimase incastrato con la canoa nel fiume tra alcuni tronchi e un pilastro di un ponte. I soccorritori impiegarono tempo per estrarlo e lui morì per ipotermia provocata dalla permanenza nell’acqua gelida. Per la giudice bisogna valutare se il personale medico avrebbe potuto valutare le condizioni di salute del ragazzino e dire ai pompieri di accelerare le operazioni. Per l’accusa, gli imputati avrebbero ritardato i soccorsi e messo in atto una serie di manovre scorrette. Il pm con ogni probabilità impugnerà il proscioglimento degli istruttori.

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