24 Aprile 2025
Fonte: Imagoeconomica
Secondo la profezia di Malachia, di oltre 430 anni fa, il nuovo Papa sarà "Pietro il Romano" e sarà l'ultimo, dopodiché ci sarà la fine del mondo. Il profeta aveva anche diffuso un elenco misterioso di Pontefici, in cui al penultimo posto c'è Francesco. Durante un viaggio a Roma, San Malachia ebbe una visione: vide tutti i papi che si sarebbero succeduti fino alla fine del mondo. Scrisse 112 motti in latino, ciascuno riferito a un futuro papa e molti di questi brevi motti sembrano descrivere davvero i papi che si sono succeduti nei secoli.
Dopo la morte di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile 2025 all'età di 88 anni, numerosi cardinali sono giunti da tutto il mondo per eleggere il nuovo Pontefice e, nelle ultime ore, è tornata alla ribalta la profezia di Malachia fatta 430 anni fa.
San Malachia era un vescovo irlandese del XII secolo, che ebbe una visione durante un viaggio a Roma. Vide tutti i papi che si sarebbero succeduti fino alla fine del mondo e scrisse 112 motti in latino, ciascuno riferito a un futuro Pontefice. La profezia però venne scoperta e pubblicata solo nel 1595 dal monaco benedettino Arnoldo Wion. Molti di questi brevi motti sembrano descrivere davvero i papi che si sono succeduti nei secoli, da Celestino II (1143) "fino alla fine dei tempi". “De Medietate Lunae” (Della metà della luna) fu, infatti, collegato a Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò appena 33 giorni, un ciclo lunare dimezzato. Giovanni Paolo II, invece, fu legato a “De Labore Solis” (Dal lavoro del sole), nato e morto durante un’eclissi.
Secondo la lista, l’attuale papa Francesco sarebbe il penultimo. L’ultimo è indicato con un nome simbolico: Petrus Romanus (Pietro Romano). La profezia spiega che durante il suo pontificato ci saranno grandi sofferenze per la Chiesa e per il mondo. Poi verrà il giudizio finale. Alcuni storici pensano che la profezia sia un falso scritto nel XVI secolo per influenzare l’elezione di un papa. Tuttavia, le somiglianze tra i motti e i papi reali continuano ad alimentare il mistero.
La profezia si conclude con queste parole: "In persecutione extrema S.R.E. sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis civitas septicollis diruetur, et iudex tremendus iudicabit populum suum. Finis", ossia "Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il Romano, che pascerà le sue pecore tra molte tribolazioni; e, passate queste, la città dei sette colli sarà distrutta, e il terribile Giudice giudicherà il suo popolo. Fine". La frase finale "Finis" suggerirebbe simbolicamente la chiusura di un’era o della Chiesa stessa.
La figura di Pietro il Romano è stata oggetto di molte interpretazioni nel corso dei secoli. Alcuni studiosi hanno tentato di collegarla a pontefici moderni e qualcuno l'ha collegato a Papa Francesco per il suo legame con l’Italia e per il nome di battesimo del suo antenato: Giovanni di Pietro. Tuttavia, tali connessioni sembrano deboli, in quanto Bergoglio non ha mai assunto il nome "Pietro", che per tradizione non è mai stato utilizzato da nessun Papa dopo l’apostolo.
Tra i cardinali in pole per ricoprire il ruolo di prossimo Pontefice, c'è quello di Pietro Parolin, ma ci sono altri cardinali che hanno Pietro come nome di battesimo: il cardinale del Ghana Peter Turkson e il cardinale ungherese Peter Erdo.
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