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Papa Francesco, morto il terribile antipapa: ora conclave pre-2013 per un vero pontefice, che sarà subito oggetto di attacchi mediatici

Bergoglio, innanzitutto, non era canonicamente il vero papa. Poi non era affatto un santo, non era cattolico e non era amico degli ultimi, piuttosto dei più ricchi potentati global-massonici che lo hanno sponsorizzato con impudiche campagne mediatiche e uno sfacciato appoggio politico

21 Aprile 2025

Papa Francesco, morto il terribile antipapa: ora conclave pre-2013 per un vero pontefice, che sarà subito oggetto di attacchi mediatici

No. Non date retta al mainstream, che in queste ore sta inondando di melassa neo-cesaro-papista (o meglio, cesaro-antipapista)  iltubo catodico e il web.

Bergoglio, innanzitutto, non era canonicamente il vero papa. Poi non era affatto un santo, non era cattolico e non era amico degli ultimi, piuttosto dei più ricchi potentati global-massonici che lo hanno sponsorizzato con impudiche campagne mediatiche e uno sfacciato appoggio politico.

Era un eretico gnostico e ha usurpato la Sede Apostolica per 12 anni. Ha fatto solo il male della Chiesa e del nostro Paese supportando le più pestifere istanze mondialiste: dal green, all’immigrazionismo kalergiano, al gender, al punturismo dei famosi “atti d’amore”. Ha scomunicato e ridotto allo stato laicale, brutalmente, tutti i sacerdoti che hanno dichiarato, con enorme coraggio, che lui non era il vero papa a causa della sede impedita di Benedetto XVI.

Ha ignorato la petizione che gli hanno inviato 2300 fedeli affinché facesse aprire il processo sulla nullità dell’abdicazione di Benedetto XVI: non ha fatto mai nulla, in 12 anni, per chiarire la questione. E questo dimostra una patente malafede.

Queste righe, che ribadiscono i concetti che abbiamo schiettamente e pubblicamente espresso negli ultimi cinque anni in 1000 articoli di un’inchiesta pluripremiata che il quotidiano Libero ha appena censurato, vogliono ristabilire la giusta temperatura rispetto alla martellante propaganda in azione, la quale però sortisce risultati opposti a quelli desiderati, come si legge dai commenti ferocemente ostili sotto i video dedicati a Bergoglio sui canali Youtube dei media generalisti.

Decisamente notevole come lo pseudo cardinale Farrell, (di nomina antipapale) abbia dichiarato oggi: “Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre”.

Vescovo di Roma, e non Sommo Pontefice, esattamente come Bergoglio si era presentato alla sua elezione invalida, avvenuta con papa Benedetto impedito e non abdicatario.

In effetti, Bergoglio sapeva fin dall’inizio di essere un vescovo illecito di Roma, un vescovo usurpatore, un po’ come in Cina vi sono i veri vescovi nominati dalla Santa Sede che vengono messi in prigione, sostituiti con vescovi illeciti nominati da Pechino.

Bergoglio è stato uno dei 40 antipapi della storia della Chiesa e come tale, è destinato alla nullità di tutto quanto fatto in 12 anni ditentativi di demolizioni controllate della Chiesa e della dottrina.

In effetti, ha solo potuto scalfire, rovinare, oltraggiare il Cattolicesimo e la sua istituzione, dato che dal punto di vista dottrinale non è riuscito ad abbattere i muri portanti della fede: ultimo fallimento, il Sinodo.

Questo perché, come abbiamo scoperto negli ultimi mesi, c’è una Chiesa istituzionale, amministrativa che ha controllato la combo papa impedito + antipapa usurpatore fin dal 2013.

Tale amministrazione ha deprivato Bergoglio, fin dall’inizio, di tutta una serie di prerogative pontificie: dalla mozzetta rossa, all’appartamento apostolico, al palazzo di Castel Gandolfo, all’anello piscatorio, allo stipendio, fino ai titoli di Vicario di Cristo, Primate d’Italia, per non parlare della facoltà di celebrare la messa, cosa che non ha fatto negli ultimi tre anni. Privazioni che sono state o spacciate come rinunce pauperistiche del “buon papa Francesco”, oppure maldestramente dissimulate dai media allineati.

Il senso del ministero allargato fra papa impedito e antipapa usurpatore, predisposto da Benedetto XVI era quello di un vero e proprio servizio, ma volto a far emergere una chiesa gnostica, una chiesa “del diavolo” per dirla con Ticonio, teologo romano apprezzatissimo da Benedetto XVI, affinché potesse poi essere espunta in blocco, purificando la Chiesa.

Notevolissimo come, il 12 aprile scorso, chi scrive, dopo aver presentato due istanze presso il Tribunale penale vaticano, sia stato ascoltato per 4 ore dal Promotore di Giustizia. Finalmente sono state aperte delle indagini preliminari, quantomeno.

Adesso, se tutto andrà come da programma, questo Reggente che ha controllato come un arbitro, un notaio, i 12 anni di antipapato, dovrà convocare un vero conclave, composto solo da veri cardinali nominati da Benedetto XVI. Se questo non avverrà, se entrerà in conclave anche solo uno dei falsi cardinali di nomina bergogliana, il conclave sarà ancora una volta nullo, ed eleggerà un altro antipapa, ancora una volta privo di munus petrino, quell’investitura di origine divina che rende il papa infallibile come custode della fede.

L’elezione di un altro antipapa sarebbe certo un disastro, ma non irreparabile.  
La situazione si potrà recuperare fin quando ci saranno minimo tre veri cardinali per eleggere un vero successore di Benedetto XVI. Infatti, dato che servono i 2/3 della maggioranza per eleggere il papa, 3 è il numero legale minimo di cardinali elettori. Tale possibilità dovrebbe sussistere fino al 18 agosto 2036, quando il terz'ultimo cardinale più giovane, Woelki, compirà 80 anni perdendo il diritto di entrare in conclave. Rimarrebbero così in due, i cardinali Tagle e Tottunkhal e mancherebbe il numero legale per eleggere il Papa. In quel caso la successione petrina sarebbe terminata e la Chiesa cattolica, tecnicamente, finita.

E' fondamentale, quindi, che il popolo cattolico si svegli e reclami un vero conclave per avere un vero papa, supportando al massimo il Reggente che sarà certamente oggetto di un attacco mediatico pesante. Tenteranno, come già si legge fra le righe di un libro appena uscito dalla penna del guru cattomodernista Alberto Melloni, di far passare il giusto ristabilimento della legale successione petrina, come un golpe. Perché tutto, in questi anni, è stato il rovescio della verità.

E’ comunque andata male, agli gnostici che hanno tentato l’usurpazione della Chiesa. E’ stato scoperto tutto e diffuso in varie lingue.

Bergoglio ha conquistato la pentola del papato, ma senza il coperchio della sua legittimità.

La cosa seccante, è che il costo di questa pentola lo abbia pagato noi.

Di Andrea Cionci

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