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Vaccino Covid, Giovanna Cetriolo contrae pemfigoide bolloso dopo 3° dose, la perizia: "Chiaro nesso causale ", ma lo Stato non paga: "Dopo le prime due stava bene"

La donna ora ha 82 anni e soffre per la malattia, ma lo Stato non la risarcisce

20 Aprile 2025

AstraZeneca

AstraZeneca (fonte foto Lapresse)

Giovanna Cetriolo, marchigiana di 82 anni, ha visto la sua vita cambiare dopo la 3° dose di vaccino Covid. Dopo essersi vaccinata con due dosi di Astrazeneca, l'anziana ha ricevuto la terza dose con siero Moderna; dopo quest'ultima Giovanna ha iniziato a stare male, scoprendo poi di aver contratto una malattia autoimmune: pemfigoide bolloso. La perizia medica conferma il collegamento con la vaccinazione: "Chiaro e diretto nesso causale", ma lo Stato non vuole pagare: "Dopo le prime due dosi stava bene", e suggerisce anche che l'anziana possa aver mentito.

Vaccino Covid, Giovanna Cetriolo contrae pemfigoide bolloso dopo 3° dose, ma lo Stato non la risarcisce

"Il caso di specie presenta una correlazione causale in termini di elevata probabilità" tra la terza dose di vaccino e la malattia autoimmune. Questo è quanto dice la perizia effettuata dagli immunologi del tribunale di Macerata dove si è svolta in un primo momento la causa di Giovanna Cetriolo, ora 82enne. La malattia in questione, chiamata pemfigoide bolloso, causa da 3 anni gravi sofferenze alla donna, che vuole giustizia. A dare ragione a Giovanna c'è anche la perizia del perito di parte, il professor Mario Cingolani: "Si evidenzia, senza ombra di dubbio, il chiaro e diretto nesso causale tra la vaccinazione e la grave reazione avversa". Due pareri medici che indicano chiaramente la correlazione tra vaccinazione Covid e la malattia autoimmune, ma che per lo Stato non sembra essere ancora sufficiente. 

Secondo il legale del ministero della Salute Lorenza di Bartolomeo, la signora si è vaccinata due volte e non ha avuto problemi, quindi non si può stabilire che la terza dose le abbia provocato un danno. Inoltre, nonostante la malattia generi bolle su gambe, torace, viso e mani della signora, per lo Stato Giovanna potrebbe aver mentito. Secondo il ministero infatti "non è dato sapere se la signora Giovanna Cetriolo abbia effettivamente e compiutamente informato il medico vaccinatore circa il proprio stato di salute". Oltre il danno la beffa. L'avvocato della donna ha fatto sapere di essere intenzionata "ad andare fino in fondo" per far sì che la signora Giovanna Cetriolo ottenga il giusto risarcimento per "il danno causato dallo Stato".

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