10 Aprile 2025
È tornato virale sul web un manifesto pubblicitario che si trovava nel comune di Ovada, in provincia di Alessandria, che recita: “Io sono un morto da vaccino anti-covid. Stop alla sperimentazione sugli uomini. Alcuni dei rischi sono: miocardite, malattie autoimmuni, malattie neurodegenerative, effetti sulla fertilità. Le reazioni avverse possono manifestarsi per tutta la vita.”
Emblematico il messaggio che si trova sul manifesto pubblicitario a Ovada. La ragazza impressa sul cartellone annuncia: “Io sono un morto da vaccino anti-covid. Stop alla sperimentazione sugli uomini. Alcuni dei rischi sono: miocardite, malattie autoimmuni, malattie neurodegenerative, effetti sulla fertilità. Le reazioni avverse possono manifestarsi per tutta la vita.”.
Queste parole rappresentano “centinaia, se non migliaia, di vittime reali. Persone in carne e ossa, che sono morte dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid”, come afferma il blog Liberi in Veritate.
Infatti, dietro il volto della ragazza sul manifesto, ci sono nomi e cognomi, come, ad esempio, Camilla Canepa, 18 anni, morta dopo la prima dose del vaccino AstraZeneca.
L’autrice ha dichiarato al Giornale d'Italia: “Ho studiato, realizzato e pubblicato questi manifesti tanto odiati in ricordo di Camila Canepa con l'unico obiettivo di stimolare il ragionevole dubbio e quindi il pensiero critico evidenziando che si può morire anche a 18 anni per quel siero “.
I vaccini anti-Covid, per stessa ammissione delle case farmaceutiche, sono stati autorizzati in via emergenziale, con dati ancora in fase di raccolta. Questo significa che, di fatto, milioni di persone hanno partecipato ad una sperimentazione di massa e gli effetti negativi della vaccinazione “possono manifestarsi per tutta la vita”.
Aifa ha svelato con tre anni di ritardo quanto segue: "Allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato presenta l’indicazione ‘prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2". Un'ammissione arrivata tardi, in risposta all'associazione di avvocati Arbitrium. L'Agenzia italiana del farmaco ha confermato quanto già ammesso da Ema e dalle case farmaceutiche. Dopo questa ammissione tornano inevitabilmente alla mente misure come obbligo vaccinale e green pass, che si basavano proprio sulla prevenzione del vaccino Covid.
Nel luglio del 2021, sempre ad Ovada, era apparso un altro manifesto pubblicitario contro la campagna vaccinale. "Stop al vaccino sperimentale, non dà immunità. Dal Covid-19 si guarisce con la terapia domiciliare precoce. La migliore immunità è alzare le difese immunitarie del corpo: stai all'aria aperta, mangia alimenti sani, fai movimento, allontana la paura e l'isolamento". Questo, aveva "indignato" immediatamente il sindaco Paolo Lantero e tutto il consiglio comunale. Tutte le forze politiche avevano emesso un comunicato in cui hanno preso le distanze dalle parole affisse sul manifesto e hanno invitato "ad avere fiducia nel vaccino e nella scienza", di fatto legittimando la "sperimentazione sugli uomini".
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