07 Aprile 2025
Fonte: X @RadioGenoa
Un ragazzo di 22 anni di San Giuliano Milanese, Federico Introini, è stato preso a martellate in testa e rapinato per 30 euro, oltre al cellulare, da una baby gang di nordafricani intorno alle 21 in zona Loreto. Una volta colpito, gli aggressori si sono persino rivolti a Federico dicendogli: “Scusa fra, noi ci guadagniamo da vivere così”.
A colpire Federico, un ragazzo di 22 anni, sarebbero stati alcuni membri di una baby gang composta da giovani nordafricani. Il ragazzo stava tornando a casa con un'amica dopo aver trascorso la serata in una Escape Room. Appena scesi dall’auto, un giovane si è avvicinato puntandogli contro una banana come fosse una pistola e dicendo: "Fermi, polizia".
In un primo momento, i due ragazzi hanno pensato si trattasse di uno scherzo, ma subito dopo si sono ritrovati accerchiati da tre aggressori. Il loro obiettivo era chiaro, Federico. Dopo averlo spinto con violenza, uno dei tre ha estratto un martello e ha iniziato a colpirlo. Dopo averlo immobilizzato e lasciato a terra, gli hanno sottratto il cellulare e i pochi contanti che aveva con sé, appena 30 euro. Uno degli aggressori ha anche affermato: "Scusa fra, ma noi ci guadagniamo da vivere così".
Prima di fuggire, uno di loro avrebbe persino aggiunto con una freddezza disarmante: "Visto che sei stato così bravo, ti do un'altra martellata in testa".
Federico, che mostra i segni lasciati dall'aggressione sul volto, è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni dal Policlinico. "Io rischio di morire per loro che, in tre, si prendono 30 euro". Il ventiduenne spiega che fin dal principio era stato 'disponibile': "Ti do tutto, l'importante è che non mi picchi". E invece appena è caduto a terra, è stato subito preso a calci, pugni e martellate appunto.
La madre, ancora sotto choc: “Quando sono arrivata in ospedale era in un bagno di sangue. Hanno preso a martellate mio figlio per divertimento. Se io penso che ci sono 3 ragazzini che si divertono a picchiare gli altri usando un martello e vanno in giro così, mi vengono i brividi. Oggi è successo a Federico, domani succederà a qualcun altro. Io sono già alcuni anni che non sono sicura, ho paura per i miei figli. Gli ho dato anche lo spray al peperoncino, ma è impossibile da utilizzare.”
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