Truffe a Genova e rapine di Rolex a Marbella, la camorra guidava la gang che raggirava gli anziani

I proventi ottenuti raggirando anziani a Genova e in tutta Italia venivano poi investiti dai clan di Forcella legati alla camorra per creare batterie di rapinatori che andavano a strappare Rolex e cronografi di lusso ai turisti in vacanza nelle località mondane. Come la Costa Azzurra in Francia o la Costa del Sol e la Costa Brava in Spagna. Era una vera e propria ditta del crimine quella smantellata una settimana fa dai carabinieri di Genova. Non solo si occupava dei raggiri agli anziani, ma era specializzata anche nelle rapine dei Rolex. I militari lo hanno scoperto analizzando gli smartphone delle ventisei persone arrestate nel corso della retata della scorsa settimana.

E dai telefoni trapela che i due boss dell’organizzazione Alberto e Marco Macor - quest’ultimo in passato attore professionista che nel 2008 aveva anche recitato come protagonista nel film “Gomorra” del regista Matteo Garrone - avevano organizzato proprio con i soldi e i gioielli rubati agli anziani genovesi almeno due trasferte in località turistiche all’estero per rubare i preziosi orologi da decine di migliaia di euro. Nel mirino delle indagini dei carabinieri ci sono due viaggi avvenuti nel maggio e nel luglio scorso rispettivamente in Spagna e in Costa Azzurra.

Nel primo caso i fratelli Macor, insieme ai complici che hanno fornito loro base logistica e scooter per muoversi, hanno messo nel mirino locali notturni e discoteche di Marbella e di Lloret del Mar. Dove hanno derubato facoltosi turisti di Daytona e Submariner. I due, secondo quanto ricostruito, sono arrivati in Spagna con il traghetto della Grimaldi Lines sulla tratta Civitavecchia - Barcellona. Nel luglio la stessa batteria con alla guida l’ex attore di Gomorra era entrata in azione in Costa Azzurra. Dove tra Nizza e Cannes la banda aveva rubato diversi orologi ad altri ricci turisti approfittando della calca.

Di queste due trasferte nelle scorse ore sono state informate le autorità straniere. E in particolare la Guardia Civil di Marbella e la gendarmerie di Nizza che hanno preso materialmente le denunce dei furti e indagheranno insieme ai colleghi italiani. Sempre dall’analisi dei telefoni è emerso come la banda si ispirasse alla serie tv “Narcos” trasmessa da Netflix e che racconta l’ascesa e la caduta del boss della droga Pablo Escobar. Ogni membro della banda aveva un soprannome ispirato alla serie. Alberto Marco era “il patron”, Marco, invece, il braccio destro Gustavo Gaviria. La moglie di Macor, invece, era Tata, la moglie del boss del cartello Medellín.