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Liguria, sul web aumentano i casi di pedopornografia e le truffe finanziarie, picco di arresti e denunce

Nel 2024 la polizia postale ha indagato per adescamento online 71 persone, ha effettuato 32 perquisizioni e analizzato 2.819 siti web. Seicento i raggiri

05 Gennaio 2025

Liguria, sul web aumentano i casi di pedopornografia e le truffe finanziarie, picco di arresti e denunce

Tutela della persona e in particolare dei minori dai reati commessi online; tutela del patrimonio di privati, imprese e istituzioni dalla criminalità finanziaria in rete; contrasto al cyberterrorismo; protezione delle infrastrutture critiche informatizzate strategiche per il sistema Paese. Sono le sfide affrontate dalla polizia postale, che in Liguria può contare su una rete di quattro uffici territoriali coordinati dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Ecco i risultati ottenuti nel 2024 dagli agenti.

Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all'adescamento online di minori. In Liguria il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Genova con le sue articolazioni territoriali ha indagato per pedopornografia e adescamento online 71 persone, ha effettuato 32 perquisizioni, 8 arresti nonché analizzati 2819 siti web. L'attività di monitoraggio della rete ha portato a livello nazionale all'analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. A tal proposito il Centro Operativo di Genova ha rilevato 38 Spazi virtuali con contenuti pedopornografici. Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300 a livello nazionale. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni. Anche a livello locale la tendenza accertata su scala nazionale è confermata. Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento. Anche a livello regionale si registra un incremento dei reati di diffusione non autorizzata di immagini o video intimi rispetto alle estorsioni di carattere sessuale. Nell’anno appena trascorso incisiva è stata l’attività della Sezione Operativa riguardo il contrasto ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social network, e particolare attenzione è stata dedicata a tutte quelle forme di aggressione previste dal “codice rosso”. In Liguria sono state i (di cui 28 uomini, 3 donne e 2 minori) e 47 casi di diffusione non consensuale di immagini e/o video intimi. 

Nel 2024, a livello nazionale, sono stati monitorati oltre 290.000 siti web, dei quali 2.364 oscurati. La sezione Cyberterrorismo del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Liguria, invece, ha monitorato oltre 40.000 spazi virtuali da cui sono scaturite 105 segnalazioni di eventi e 7 deferimenti all’autorità giudiziaria.

Nel corso dell’anno appena concluso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Liguria in tale ambito (reati e-commerce e cyber frauds) ha trattato 1.185 casi e denunciato 180 persone. Nel dettaglio, si evidenzia che sono stati tratti 727 casi di truffa informatica (di cui 192 casi di trading online) e denunciate 103 persone. I casi trattati in materia di frode informatica sono stati 318 e le persone denunciate 60 (di cui 17 casi di bec fraud con 5 denunciati, 1 caso di ceo fraud, 50 casi di smishing e 25 di vishing).

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