Chi è Emanuela Chirilli, la ragazza di Maglie morta a Napoli nell’incendio del b&b in piazza Municipio

Emanuela Chirilli, originaria di Maglie in provincia di Lecce, è morta nell'incendio che si è propagato nella camera di un b&b di Napoli in cui alloggiava. La ragazza avrebbe compiuto 28 anni fra un mese. Doveva trascorrere nell'hotel solo quella notte, una notte che si è rivelata fatale. Le cause del rogo sono al vaglio ma l'ipotesi ritenuta maggiormente verosimile è quella del guasto all'impianto elettrico.

Chi era Emanuela Chirilli, vittima dell'incendio nel b&b Covo degli Angioini di piazza Municipio a Napoli

La ragazza era ospite del "Covo degli Angioini", b&b che si trova nell'edificio al civico 84 di piazza Municipio, dove aveva prenotato una camera per una notte. Sarebbe dovuta ripartire per Lecce il giorno del checkout, per tornare a casa sua, a Maglie. Sui social traspare la passione della Chirilli per i viaggi. Sul suo profilo Instagram compaiono diversi video e fotografie che la mostrano mentre visita le città. L'ultimo scatto è stato fatto con le amiche a Budapest.

Emanuela Chirilli era assistente all'infanzia, nel 2020 aveva frequentato il relativo corso di formazione presso il Cefass di Lecce e quindi poteva lavorare in asili nido, scuole materne e candidarsi per concorsi pubblici.

Il sindaco di Maglie, Ernesto Toma, ha fatto sapere che la ragazza era stata seguita dai servizi sociali fino all'età di 18 anni. La madre credeva che si trovasse a Lecce, dove da tempo risiedeva, e non sapeva del suo viaggio a Napoli. La famiglia è stata avvisata dai carabinieri della Compagnia di Maglie.

L'incendio a Napoli nel b&b di piazza Municipio

Le fiamme si sono propagate intorno alle 4 del 29 novembre 2024. Quando i vigili del fuoco sono entrati nella stanza al settimo piano dell'edificio, passando dalla finestra, hanno trovato il corpo senza vita della ragazza. È probabile che la morte sia sopraggiunta per asfissia. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo. La salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia.

Le cause dell'incendio del rogo sono al vaglio degli inquirenti, ma l'ipotesi ritenuta maggiormente verosimile è quella del guasto all'impianto elettrico: i vigili del fuoco, durante il sopralluogo, avrebbero trovato una multipresa pesantemente danneggiata, le fiamme potrebbero essere partite da quella e avere colto la ragazza nel sonno.

Le indagini sono affidate al commissariato Decumani della Polizia di Stato, col supporto della Squadra Mobile della Questura di Napoli per il coordinamento con la Mobile di Lecce.