16 Novembre 2024
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"Ho strappato il cuore della mamma", con queste parole Raffaele D'Ettori, figlio di Silvana La Rocca, l'insegnante 73enne in pensione trovata morta a Taranto, ha confessato l'omicidio della madre durante un interrogatorio. Ora l'uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
Raffaele D'Ettori ha confessato l'omicidio della madre, che sarebbe avvenuto mercoledì durante una lite nella casa di Leporano.
Secondo quanto accertato tra madre e figlio c'erano da tempo conflitti derivanti da ragioni di natura economica. A ritrovare il corpo è stato un nipote della donna, vedova, che era in contatto con l'altro figlio della vittima, più piccolo di età, residente in Francia. Quest'ultimo era preoccupato poiché la madre non rispondeva alle telefonate.
Il 45enne, sentito dal pm, dopo le iniziali reticenze ha reso dichiarazioni ampiamente autoaccusatorie. Ha raccontato di aver ucciso la madre utilizzando due coltelli che aveva portato con sé. Uno è un coltello sardo tipo 'Pattada', l'altro un coltello a scatto. L'uomo ha cercato di liberarsi delle armi e degli indumenti indossati durante l'esecuzione del delitto. Poi ha dichiarato di aver sparso candeggina all'interno dell'abitazione e di aver staccato il tubo del gas con l'intento di "far saltare la casa". Quanto al movente D'Ettori ha fornito dichiarazioni contrastanti e, per certi versi, inverosimili, precisando anche di aver "strappato il cuore della mamma".
Queste dichiarazioni sono state confermate anche nel successivo interrogatorio alla presenza del difensore di fiducia quando la sua posizione era passata a quella di indiziato di reato. Nel corso della ulteriore confessione ha fornito altri dettagli dicendo di aver commesso il fatto nella giornata precedente e di aver prima colpito la madre dietro la nuca e, successivamente, non essendo riuscito a ucciderla subito, di averle inferto coltellate alla gola, all'addome e allo sterno, prelevandole poi il cuore. Infine ha riferito di essere restato vicino a lei fino al momento del suo ultimo respiro.
Le dichiarazioni sono state ritenute genuine e riscontrate oggettivamente sia grazie ai rilievi della polizia giudiziaria sui luoghi del delitto sia attraverso il sequestro di armi dello stesso tipo di quelle descritte durante la confessione. Ora D'Ettori risponde di omicidio, aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.
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