Chiara Jaconis, morta a Napoli la turista di Padova 30nne colpita alla testa da un vaso caduto dall'alto ai Quartieri Spagnoli domenica scorsa

Morta a Napoli, nelle prime ore di martedì 17 settembre, Chiara Jaconis, 30 anni, turista originaria di Padova ma residente a Parigi. Nel pomeriggio di domenica 15 settembre Chiara era stata colpita alla testa da un pesante oggetto mentre faceva un'ultima visita ai Quartieri Spagnoli prima di recarsi in aeroporto per il volo che l'avrebbe riportata a casa.

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L'incidente

In visita a Napoli, nel primo pomeriggio di domenica, prima di recarsi in aeroporto per tornare a casa, Chiara e il fidanzato avevano deciso di fare un'ultima visita tra le folkloristiche stradine dei Quartieri Spagnoli, nel centro della città. Mentre si trovavano in prossimità di via Santa Teresella degli Scalzi all'improvviso si è sentito un tonfo e Chiara si è accasciata al suolo. La giovane ha subito perso conoscenza mentre dalla testa le usciva un copioso fiotto di sangue.

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Attorno a lei si è creato un capannello di persone che cercavano di prestare soccorso, intanto diversi passanti sono andati ad allertare gli agenti della Polizia locale che presidiavano la vicina Piazza Trieste e Trento. 

A terra, accanto a Chiara, repertati alcuni frammenti di pesante ceramica scura e di una bottiglia. Con ogni probabilità a colpire Chiara è stato un vaso, caduto per il vento o semplicemente perché lasciato in bilico sul davanzale di una delle tante finestrelle che si affacciano sui "Quartieri".

I soccorsi

La macchina dei soccorsi si è subito attivata. Chiara è stata trasferita d'urgenza al più vicino pronto soccorso, quello del Vecchio Pellegrini, nella zona di Montesanto. Qui i sanitari l'hanno stabilizzata e intubata, diagnosticando un' "emorragia subaracnoidea con edema cerebrale diffuso".

Nel tentativo disperato di salvare Chiara, la Asl Napoli 1 Centro ha attivato il protocollo d'emergenza disponendone il trasferimento all'Ospedale del Mare dove era pronta la sala operatoria con l'equipe di Neurochirurgia per un intervento di "decalottamento", indispensabile per decomprimere la pressione intracranica determinata dall'edema e drenare l'emorragia. 

La morte

Chiara ha lottato come un leone, fino a stamane, ma l'edema era troppo grave ed aveva irrimediabilmente compromesso le funzioni cerebrali e vitali.

La città si è unita allo sgomento e al dolore del fidanzato e dei familiari, tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Restano da accertare le responsabilità per la caduta del pesante vaso che ha provocato la morte di Chiara.