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Genova, imprenditore investe mezzo milione di euro nel trading online ma scopre che è una truffa

Il cinquantenne ha pagato anche una parcella a un finto avvocato che gli aveva annunciato di aver ritrovato i suoi soldi. Sul doppio raggiro indaga la postale

01 Agosto 2024

Genova, imprenditore investe mezzo milione di euro nel trading online ma scopre che è una truffa

In rete la truffa è in agguato. È il caso di chi investe denaro nel trading, oppure di chi cerca l’affare a tutti i costi. Da inizio gennaio alla fine di giugno, gli agenti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Liguria, e dei vari commissariati, hanno aperto 2.500 fascicoli (in maggioranza contro ignoti) e denunciato 600 persone.

Tra i raggiri più “spietati” avvenuti nella prima metà del 2024 va segnalato quello denunciato da un imprenditore genovese: l’uomo, un cinquantenne titolare di una avviata azienda locale, è stato contattato da uno sconosciuto al telefono che gli ha promesso investimenti con grandi profitti. Per vincere lo scetticismo della vittima, che non voleva saperne di mettere i suoi soldi in un affare che non conosceva, il finto broker gli ha regalato l’iscrizione a una piattaforma di trading online, apparentemente semplice e intuitiva da utilizzare. All’inizio l’imprenditore, per capire come funzionava, ha versato poche centinaia di euro. La somma in un paio di settimane è quasi raddoppiata. E così il broker di volta in volta ha richiesto importi sempre più ingenti, con la prospettiva di un guadagno facile. Invece, a suon di decine di migliaia di euro, il cinquantenne si è giocato quasi cinquecentomila euro. Anche perché il falso operatore gli aveva garantito che in meno di un anno quella cifra avrebbe sfiorato il milione. Ma l’investitore non ha trovato più nulla. Anzi, non è più riuscito neppure ad accedere nella piattaforma. E quel broker prima così attento e premuroso si è praticamente volatilizzato: non rispondeva più alle email e alle telefonate del preoccupato cliente.
Il cinquantenne ha aspettato un paio di settimane prima di denunciare la truffa, e per un attimo ha creduto di aver fatto la mossa giusta. Perché ha ricevuto della posta elettronica certificata da un fantomatico avvocato di uno studio londinese. Il legale, all’interno della pec, gli annunciava che indagando per conto di altre vittime cadute nel medesimo raggiro aveva intercettato i soldi dell’imprenditore e che erano congelati su un conto in Svizzera. Per sbloccarli doveva pagare la sua parcella. Non proprio due spiccioli: trentamila euro. Il cinquantenne però ha fatto il bonifico immediatamente, convinto di tornare in possesso del mezzo milione di euro che gli avevano soffiato sotto il naso. Risultato? Anche il legale è sparito, così come aveva fatto il broker. Una truffa al quadrato che l’imprenditore ha raccontato alla polizia postale. A quanto pare l’uomo non è il solo, ma a lui spetta il record della cifra investita più alta. Quasi certamente, è l’ipotesi più accreditata secondo gli inquirenti, chi lo ha fatto cadere in trappola ha agito dall’estero.

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