10 Luglio 2024
fonte: social @Mel Gibson
A difesa di monsignor Carlo Maria Viganò, recentemente scomunicato, arriva la lettera di Mel Gibson. L'arcivescovo è stato accusato da papa Bergoglio di scisma, ma è comunque deciso a portare avanti la sua idea di Chiesa conservatrice e tradizionalista, in conflitto con la visione di Papa Francesco. Il noto attore e regista avrebbe scritto una lettera in suo sostegno, congratulandosi per la sua fedeltà alla “vera Chiesa”.
Si legge nella lettera: “Caro Arcivescovo, sono sicuro che non si aspettava altro da Jorge Bergoglio. So che lei sa che egli non ha alcuna autorità, quindi non so questo che effetto avrà su di lei in futuro. Spero che continuerà a dire messa e a ricevere i sacramenti. È davvero un distintivo d’onore essere evitato dalla falsa Chiesa postconciliare. Ha tutta la mia solidarietà per il fatto che soffre pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri lei è un Eroe coraggioso”.
Prosegue esprimendo il suo dissenso verso l’operato moderno di papa Francesco Bergoglio e verso la Chiesa postconciliare, falsa e contraffatta secondo la star di Hollywood. Definisce Viganò un “Atanasio dei giorni nostri” facendo riferimento a un vescovo del IV secolo, noto per la sua difesa dell’ortodossia cristiana. Si legge: “Come sempre, ha colto nel segno riguardo all’illegittimità di Francesco. Lei esprime i problemi fondamentali dell’istituzione che ha eclissato la vera Chiesa e mi congratulo per il suo coraggio, ma soprattutto per come mantiene la fedeltà alla vera Chiesa! Lei è un Atanasio dei giorni nostri! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difende Cristo e la sua Chiesa. Sono d’accordo con lei al 100% sul fatto che la chiesa postconciliare del Vaticano II è una chiesa contraffatta. Per questo ho costruito una chiesa cattolica in cui si pratica solo il culto tradizionale. Siete i benvenuti se volete venire a celebrare la messa in qualsiasi momento”.
Con parole infervorate scredita la figura del papa, tanto da ritenere la scomunica un onore: “Naturalmente essere chiamato scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se si considera che egli è un apostata totale e la espelle da una falsa istituzione. Come già sa, non ha il potere di scomunicarla perché non è nemmeno cattolico”. Conclude: “Quindi gioisca! Sono con lei, e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa Chiesa”.
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