27 Maggio 2024
Papa Francesco (fonte foto Lapresse)
C’è già troppa “frociaggine“. Con queste parole Papa Francesco avrebbe chiesto ai vescovi italiani, durante l’assemblea di primavera della scorsa settimana, la possibilità di non ammettere persone omosessuali nei seminari. Un commento forte, detto a porte chiuse, come riporta Dagospia, ma pubblicamente nella conversazione tenuta con toni colloquiali in Vaticano.
"C'è troppa frociaggine", Papa Francesco si scaglia contro gli omosessuali in seminario. Il tema delle persone omosessuali in seminario è particolarmente dibattuto negli ultimi anni all’interno della Chiesa. Solamente lo scorso novembre durante l’assemblea di autunno dei vescovi italiani, è stata approvata una nuova Ratio formationis sacerdotalis, un nuovo regolamento per i seminari in Italia. All’interno di esso si trova anche la questione dell’accettazione dei seminaristi gay, che durante l’incontro ad Assisi ha diviso molto la platea.
Il testo ancora non è stato pubblicato perché dovrà passare sotto la lente di ingrandimento del dicastero vaticano per il Clero. La linea attuale si attiene alle istruzioni del dicastero del 2005, confermata nel 2016, in cui si dice che “la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.
Si tratta di un vero e proprio dietrofront da parte della chiesa in tema di omosessuali. Negli ultimi tempi erano state fatte diverse aperture, anche nella stessa assemblea autunnale. Papa Francesco però, con la sua dichiarazione sembra aver chiuso ogni apertura. Pur rimarcando il rispetto per ogni persona a prescindere dal suo orientamento sessuale, per Bergoglio bisogna mettere dei paletti di fronte alla possibilità che un omosessuale chieda di entrare in seminario, “per prevenire il rischio che scelga il sacerdozio chi, gay, finirà poi col fare una doppia vita, continuando a praticare l’omosessualità, soffrendo peraltro egli stesso di questa dissimulazione”.
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