Wolfgang Rieke, il camionista che uccise Davide Rebellin colpito da ictus a poche ore dall'udienza del processo: è gravissimo

Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin lo scorso 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino sulla Regionale 11, è stato colpito da ictus poche ore prima dall'inizio della prima udienza del processo a Vicenza. L'uomo si trova adesso ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Cà Foncello di Treviso.

Wolfgang Rieke, il camionista che uccise Davide Rebellin colpito da ictus

Il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin un anno e mezzo fa, è stato colpito da ictus ischemico nella serata di ieri. Vista la sua impossibilità a recarsi in aula per l'udienza, i suoi legali hanno chiesto il rinvio. Quando si è diffusa la notizia, sul web molti utenti hanno effettuato ricerche per scoprire se l'ictus ischemico potesse essere collegata al vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.

Proprio oggi infatti al tribunale di Vicenza si sarebbe dovuto aprire il procedimento, nel quale era previsto l'esame delle perizie sul luogo dell'incidente e sul tir. La moglie, la madre e i tre fratelli di Rebellin sono già stati risarciti dalla compagnia di assicurazione del mezzo pesante. L'autotrasportatore tedesco 62enne è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso. La prima udienza dibattimentale del processo per la morte del campione di ciclismo, deceduto dopo esser stato investito da Rieke, al volante di un camion di proprietà della società di spedizioni del fratello, era fissata per oggi. Tuttavia, i legali del tedesco hanno presentato istanza di rinvio per legittimo impedimento, che verrà esaminata questo pomeriggio.

Rieke era stato estradato nell'estate scorsa, dopo che il Tribunale di Hamm aveva accolto la richiesta inoltratagli dalla Procura di Vicenza. Lo scorso 11 marzo il tribunale di Vicenza aveva rigettato la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali di Rieke, uguale a quella già formulata dinanzi al Giudice dell'udienza preliminare. Dal 23 febbraio scorso il camionista si trovava agli arresti domiciliari in un appartamento di conoscenti in provincia di Treviso.