11 Maggio 2024
Leggere l'ultima intervista al Corsera di Giovanni Rezza sulle polemiche Astrazeneca, il 74enne che fu tra i vertici dell'Istituto Superiore della Sanità negli anni in cui uno starnuto era mortale, ti fa voltare lo sguardo verso casa di Red Ronnie, il più noto tra i No Vax, per chiedere scusa.
Chi più, chi meno, a partire dalle pagine del nostro quotidiano, per non dimenticare le svariate decine di scienziati messi a tacere, un po' tutti i "non allineati" all'informazione mass market abbiamo sollevato dei dubbi sull'efficacia e la sicurezza dei vaccini anti covid, miscuglioni cellulari che nascevano dalla lotta genetica contro il cancro.
I risultati non hanno tardato a farsi vivi, ed ecco che dopo pochi mesi sono iniziate ad aumentare le morti per ictus e trombosi, fino all'incontro con il turbo cancro, novità tumorale di cui nessuno sentiva il bisogno.
E se Astrazeneca alla fine ha dovuto gettare la maschera ammettendo i pericoli del suo farmaco, sulla stessa casa farmaceutica anche Rezza si è lasciato sfuggire qualche affermazione che ci ha fatti rabbrividire, come ad esempio quando, alla domanda del cronista sul perché sia stata consigliata la somministrazione a chi aveva un età tra i 18 e i 55 anni di un farmaco che era destinato esclusivamente agli over 60, ha replicato: "Purtroppo solo con una vaccinazione di massa si potevano scoprire reazioni avverse che durante la sperimentazione su alcune decine di migliaia di volontari non vennero segnalate".
In pratica, il caro epidemiologo, senza vergogna ci dice che siamo stati usati come cavie da esperimento.
Simpatico poi come il nostro Giovannino commenti la revoca della vendita del farmaco Astrazeneca affermando: "Le dosi non avevano più mercato, non erano state aggiornate, ed erano disponibili alternative più efficaci".
Da notare quel "non avevano più mercato". Sì, perché quando si parla di farmaci, da oggi sappiamo che il primo obbiettivo non è curare i malati o prevenire patologie, ma vendere.
Morale: migliaia di medici sono stati a suo tempo sospesi perché contro questi vaccini, mentre Rezza stava nella stanza dei bottoni a sperimentare. Il Dott. Mengele è stato un precursore.
Di Aldo Luigi Mancusi
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia