Purgatori, perizia su causa morte disposta dal tribunale, chieste verifiche su presenza metastasi e infezione cardiaca

Il tribunale di Roma ha disposto una perizia sulla causa morte di Andrea Purgatori, nell'ambito dell'incidente probatorio già stabilito per oggi. Una perizia per accertare tutto quello che non torna sulla morte improvvisa del giornalista, avvenuta nel luglio 2023. I periti avranno novanta giorni di tempo per concludere i loro accertamenti e a loro si chiede di chiarire la presenza di mestastasi ed individuare come e quando è partita l'infezione cardiaca.

Purgatori, perizia su causa morte disposta dal tribunale di Roma

Ancora mistero sulla causa morte di Purgatori. Per questo il tribunale di Roma ha deciso di procedere disponendo una perizia. Il giornalista volto di La7 è deceduto il 19 luglio dello scorso anno per un'infezione cardiaca, secondo l'autopsia.

"In estrema sintesi" l’accertamento "evidenzia che il giornalista, pur affetto da tumore polmonare in metastasi, è deceduto per le conseguenze di una endocardite infettiva che ha indotto nel paziente una diffusa embolizzazione sistemica". "Tale patologia – si legge nella richiesta – non è stata individuata in tempo utile per poter avviare tempestivamente le cure idonee, e proprio in relazione alla sua omessa e comunque tardiva diagnosi".

A tal proposito, di recente è salito a quattro il numero dei medici indagati. Nelle ultime settimane si sono aggiunti anche i nomi del cardiologo Guido Laudani e di Maria Chiara Colaiacomo, che fa parte delle équipe che affianca il radiologo Gianfranco Gualdi, già sotto inchiesta con il suo assistente Claudio Di Biasi per omicidio colposo. Sul web c'è chi ritiene ci possano essere correlazioni tra l'infezione cardiaca e le reazioni avverse al vaccino Covid. Sfortunatamente non ci sono informazioni chiare in merito.

I familiari sostengono che le sedute di radioterapia alle quali si sottoponeva Purgatori per curare metastasi cerebrali, inesistenti secondo l'autopsia, derivanti da un tumore al polmone, avrebbero provocato il decadimento fisico che avrebbe a sua volta favorito l'infezione cardiaca, diagnosticata in ritardo. I periti si sono presentati oggi in aula innanzitutto per capire se la radioterapia fosse necessaria