23 Febbraio 2024
Fonte foto: Valeria Bertana Facebook
"Ovunque sarai, io ti cercherò". Il Piemonte è ancora sotto shock per la morte del piccolo Andrea Vincenzi, giovane calciatore di soli 12 anni, morto nella notte tra mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio a causa di un arresto cardiaco. Sui social la mamma del piccolo Andrea ha postato una foto, citando Ovunque Sarai di Irama. Parole dolci, che non si mischiano alla rabbia e delusione di chi, invece, ha letto la notizia e si continua a chiedere come mai negli ultimi mesi è sempre più facile imbattersi in queste morti improvvise. Tant'è che sui social è scoppiata proprio una polemica, dal titolo: La strage degli innocenti.
La morte di Andrea Vincenzi, bambino di 12 anni morto a Torino per un arresto cardiaco, ha lasciato l'intera comunità piemontese in stato di shock. Sui social mamma Valeria ha dedicato un pensiero, riportando alcune strofe della canzone Ovunque Sarai di Irama. "Sarò in ogni tuo gesto", scrive la donna. "Se non ci sarai, io lo capirò e nel silenzio ti ascolterò". Parole dolci, piene d'amore. "Adesso para tutti i palloni che ti manderò su in cielo super Vince. Vita mia sarai per sempre dentro di me".
Sui social, invece, è scoppiata la polemica. C'è chi punta il dito verso il Pronto Soccorso di Chivasso, che, stando alle prime ricostruzione, avrebbe rimandato a casa il piccolo Andrea, nonostante non stesse bene, e chi associa queste morti improvvise ai vaccini Covid. "Questa è la strage degli innocenti", scrive una donna su Facebook, commentando la notizia della morte del piccolo Andrea. Un altro utente si limita solamente a pubblicare la emoji della siringa, alludendo ai vaccini Covid. "Non è possibile", scrive un altro. "Quella in corso è una vera strage". Chiaramente non sono mancati commenti anche più duri e sempre che riportano alla mente ai vaccini e ai possibili effetti avversi da questi provocati: "Mi raccomando continuate ad essere obbedienti e creduloni: è proprio così che vi vogliamo" e a corredo rispuntano le emoji delle siringhe.
Stando alle prime ricostruzioni, Andrea da giorni aveva una polmonite e nella giornata di ieri si era presentato al Pronto Soccorso di Chivasso, dove però sarebbe stato rimandato a casa. Poco dopo le sue condizioni si sono aggravate e nonostante l’arrivo al Regina Margherita per lui non c’è stato nulla da fare. Nel pomeriggio l'azienda sanitaria di Chivasso scrive: "L’Azienda esprime grande vicinanza alla famiglia e informa che ha immediatamente attivato le dovute verifiche interne. Anche se tali verifiche prevedono qualche giorno di valutazione" aggiungono dall’Asl To4, "da una prima analisi risulta che siano stati effettuati gli accertamenti necessari e siano stati correttamente seguiti i protocolli previsti".
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