Chiara Ferragni uguale a un'attivista palestinese nel VIDEO di scuse, stesso look, stesso sfondo, stesso atteggiamento

Non si placa la bufera che vede coinvolta Chiara Ferragni, la sua collaborazione con Balocco e i presunti pandori benefici venduti con il marchio dell’imprenditrice. Questa volta a finire nel mirino è il video di scuse pubblicato su Instagram proprio dalla Ferragni. In particolare, a fare discutere, è il suo look: maglione grigio, trucco sobrio ed espressione dimessa.

Secondo quanto riferito da Dagospia, infatti, sembra che Chiara Ferragni possa aver tratto ispirazione per il suo video di scuse da Salma Shawa, un'attivista palestinese impegnata a informare quotidianamente i suoi follower, e il mondo in generale, sulla situazione nella striscia di Gaza. La giovane aveva pubblicato un video simile cinque giorni prima di quello dell'imprenditrice cremonese. Nel video, entrambe appaiono con un maglione grigio, un trucco leggero e i capelli raccolti in una coda: la somiglianza è tale da far veramente supporre un tentativo di imitazione.

Chiara Ferragni, le parole del video incriminato: “Donerò 1 milione di euro al Regina Margherita”

La Ferragni si era infatti scusata per l’accaduto in un video pubblicato sul suo profilo Instagram: «Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare e che, quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed e quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini» aveva detto Chiara Ferragni, proseguendo «come ho già detto nei giorni scorsi, impugnerò il provvedimento dell’AGCM perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo, si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio. Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere inferiore a quella decisa dall’Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo”.