21 Dicembre 2023
Sta facendo molto discutere, anche criticamente, il bizzarro presepe allestito da Don Vitaliano in Campania. Un presepe davvero sui generis, o forse bisognerebbe dire sui genderis, dato che al centro dell'allestimento troviamo ostentata l'ideologia gender, caposaldo dell'ordine del neoliberismo progressista. Il presepe di Don Vitaliano infatti è senza Giuseppe ma con due Madonne. In quanto maschio, Giuseppe è stato rimosso, quasi come se dovesse espiare la colpa della propria mascolinità e della propria vicinanza necessaria al patriarcato. In compenso, vi sono due Madonne: poco importa in effetti che dal punto di vista teologico si tratti di una vera e propria bestemmia dato che a partorire Gesù fu soltanto Maria. Quel che conta, nel tempo del politicamente e dell'eroticamente corretto, è ostentare sempre e comunque i punti saldi della nuova ideologia, pena l'essere squalificati come reazionari, populisti e inadeguati alla modernità neoliberale. E così compare una coppia di due donne con il figlio di Dio. Di questo passo, i prossimi presepi potranno tranquillamente essere vuoti: senza Giuseppe, in quanto maschio, senza gli animali, in quanto offensivi per gli animalisti, senza la Madonna, per non urtare le femministe. Insomma, la capanna vuota, magari soltanto con qualche pubblicità delle multinazionali o forse con qualche influencer che promuove panettoni di beneficenza volti però rigorosamente a produrre profitto privato.
Di Diego Fusaro.
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