Messina Denaro, arrestata Martina Gentile, la figlia della sua amante: "Conservava i pizzini nascondendoli nel passeggino"

È stata arrestata oggi 5 dicembre 2023, Martina Gentile, figlia della maestra amante di Matteo Messina Denaro, in quanto consegnava i pizzini con la figlia nel passeggino.

La perquisizione è avvenuta nello studio di un ex assessore di Campobello, dove sarebbero avvenuti gli scambi dei biglietti. Ad occuparsi della questione, la Procura di Palermo e i Carabinieri del ROS, che continuano a esaminare i mille pizzini ritrovati nel covo del superlatitante, per cercare altri complici e affari.

Messina Denaro, arrestata Martina Gentile, figlia dell'amante del boss Laura Bonafede

Martina Gentile è stata fermata a Pantelleria questa mattina dai Carabinieri del ROS, mentre stava facendo una supplenza a scuola. La Procura diretta da Maurizio De Lucia le contesta i reati di favoreggiamento e di procurata inosservanza della pena. In aggiunta, l'aggravante di aver favorito l'organizzazione mafiosa. Essendo madre di una bambina, la giovane resterà agli arresti domiciliari. Ed è proprio la minore ad essere finita, suo malgrado, al centro dell'indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto Paolo Guido e dai Sostituti Procuratori Gianluca De Leo e Pierangelo Padova. Dai pizzini è emerso che la donna portava con sé la bimba nel passeggino per allontanare i sospetti quando doveva consegnare i pizzini. Avrebbe quindi fatto da tramite tra la madre e il latitante, consegnando i biglietti a un'altra donna, Lorena Lanceri, la vivandiera di boss arrestata lo scorso marzo assieme al marito. Gli scambi sarebbero avvenuti in uno studio di architettura di Campobello di Mazara, dove lavoravano Martina Gentile e Lorena Lanceri. Proprio lì, nello studio che fa capo a un ex assessore dell'Urbanistica del Comune è scattata l'inquisizione.

Il boss delle Stragi aveva una venerazione per la giovane Martina Gentile, figlia della sua amante Laura Bonafede, maestra di elementare insospettabile. Proprio lui scriveva alla sorella Giovanna: "È come se fosse mia figlia. Ha molto di me perché l'ho insegnata io, se vedessi il suo comportamento ti sembrerei io al femminile".

La ragazza replicava al capomafia: "Carissimo adorato. Che immensa gioia poterti abbracciare, è stato bellissimo, mi sono sentita protetta, importante, felice, non so spiegarti", diventando così, a 31 anni, una delle "postine" più fidate del superlatitante di Cosa Nostra.

Lo scambio dei messaggi tra Messina Denaro e Martina Gentile

La ragazza scriveva in un pizzino: "Ti voglio bene, se posso fare qualcosa per te". Pertanto la Procura la accusa di aver fatto davvero molto per favorire la latitanza del boss, che ha sempre fatto paragoni con la figlia Lorenza: "Non sono stato solo e Sciacqualattura non significa più niente per me", pur avendola riconosciuta ufficialmente e dandole il cognome (per 27 anni ha avuto quello della madre, Alagna) prima di morire, e facedola diventare a tutti gli effetti un'erede.

Il capomafia di Castelvetrano faceva regali preziosi alla sua postina. Dai pizzini è emersa una collanina di Bulgari di oltre 2000 euro. Sempre Martina Gentile, "impregnata dalla cultura mafiosa" intendeva trasferire i suoi insani ideali alla figlia. Laura Bonafede scriveva al latitante: "Mini cugino" (il nome in codice assegnato alla bimba, ndr) ti conoscerà dai miei racconti e da quelli di Tanò (Martina Gentile, ndr) perché sei stato troppo importante per noi".