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“Mattel commercializza Barbie disabile dopo il vaccino Covid”: ma è un fake che gira sul web, la bambola è del 2019

Nel 2019 Mattel aveva lanciato sul mercato due diversi tipi di bambole: una sulla sedia a rotelle e una con una protesti alla gamba
. Ma il Covid ancora non c'era

22 Novembre 2023

“Mattel commercializza Barbie disabile dopo il vaccino Covid”: ma è un fake che gira sul web, la bambola è del 2019

“Mattel commercializza Barbie disabile dopo il vaccino Covid”: ma è un fake che gira sul web, dove ci si può imbattere in un’immagine della bambola sulla sedia a rotelle “dopo la terza dose”. E c’è pure il nome: “Barbie booster shot”. La bambola sulla sedie a rotelle, però, è stata commercializzata negli Usa a partire dal 2019, quindi prima della pandemia.

“Mattel commercializza Barbie disabile dopo il vaccino Covid”: ma è un fake che gira sul web, la bambola è del 2019

Mattel aveva messo in vendita due tipi di bambole: una seduta su una sedia a rotelle (costava 19,9 dolllari ed è disponibile nelle due versioni, bianca e bionda oppure di colore), l’altra, la mora, con grandi orecchini dorati ai lobi e una protesi alla gamba (9,9 dollari). Nell’intento di Mattel, queste bambole avrebbero potuto aiutare a cambiare il modo di vedere la disabilità.

La bambola doveva rappresentare bambini e bambine affetti da disabilità

Giusy Versace, atleta paralimpica con due gambe amputate, era stata entusiasta dell’iniziativa a di Mattel: “Se le bambole possono diventare strumento di educazione e formazione culturale, perché no? In queste Barbie il messaggio d’inclusione c’è ed è importante. Io stessa ho realizzato una Barbie con le gambe di Swarovski: l’idea che si cambino le gambe, al posto delle scarpe, non può che stimolare in modo positivo la creatività dei bambini, i quali hanno bisogno di buoni esempi”.
Secondo Mattel, grazie alle due Barbie “i bambini e le bambine con disabilità potranno finalmente trovare immagini e giocattoli che li rappresentino, che li facciano sentire parte della società come qualunque altro bambino, senza distinzioni”.

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