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Giulia Cecchettin, consigliere Lega contro la sorella Elena: "Non è una colpa essere uomini, fa solo propaganda, lei vestita da satanista, quello è il vero male”

Matteo Montevecchi è nel consiglio dell’Emilia-Romagna: “Fa solo propaganda. Non è una colpa essere uomini”

22 Novembre 2023

Giulia Cecchettin, consigliere Lega contro la sorella Elena: "Non è una colpa essere uomini, fa solo propaganda, lei vestita da satanista, quello è il vero male”

Elena Cecchettin, fonte: Facebook @Speranza

Continuano a far discutere le parole di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, vittima di omicidio. Il consigliere della Lega in Emilia-Romagna Matteo Montevecchi si aggiunge a quello regionale del Veneto, Stefano Valdegamberi, il quale aveva già incalzato sulla questione. Le parole di Elena "sono inaccettabili, da respingere con fermezza, non è l'inesistente patriarcato a produrre queste violenze".

Giulia Cecchettin, consigliere Lega contro la sorella Elena: il lungo post

Un lungo post su Instagram del consigliere della Lega contro la sorella di Giulia: "Tutti gli uomini e le donne che non sono ancora cascati con le mani e con i piedi nella trappola del vortice di questa preoccupante generalizzazione e retorica, dovrebbero ribadire che queste parole di Elena Cecchettin sono inaccettabili e che si tratta di pura propaganda funzionale alla diffusione di un determinato pensiero che impone di credere che sia una colpa il solo fatto di essere uomini e che quindi ci sia la necessità di una rieducazione di Stato. Si tratta di ideologia woke all’ennesima potenza che predica una incessante divisione tra uomo e donna da respingere con fermezza. Invece, credo sia utile andare a fondo per capire che non è l’ormai inesistente patriarcato a produrre queste violenze, ma la perdita di valori e la diffusione di una pericolosa cultura narcisistica che vede l’altro non più come una Persona. Un “rapporto in cui manca l’alterità, in cui l’altro non è “un altro”, ma ha solo una funzione in relazione a me stesso” come dice molto bene Vittoria Maioli Sanese su Tempi".

"Piuttosto qualcuno dovrebbe spiegare perché Elena, per proferire il suo discorso impregnato di ideologia, si è presentata in mondovisione con una felpa della Thrasher che richiama il mondo dell’occulto e del satanismo (simbolo del pentacolo) e soprattutto (lo chiedo ai giornalisti che negano e si prendono beffe di chi lo ha fatto notare) per quale motivo sul suo profilo Instagram che è pubblico e che chiunque potrebbe vedere in pochi secondi, sono presenti sue foto con croci rovesciate sul volto, collane sataniche, statue di Lucifero e quant’altro. In sostanza, simboli che sono la rappresentazione del male, quello vero".

Elena Cecchettin, quali sono le frasi contestate

Il consigliere della Lega riporta anche alcune delle frasi che contesta alla sorella di Giulia: "Gli uomini devono fare mea culpa, anche chi non ha mai fatto nulla, anche chi non ha mai torto un capello”. E ancora “Molte persone hanno additato Filippo Turetta come un mostro, ma lui mostro non è, perché mostro è l’eccezione alla società (…) lui è un figlio sano della società patriarcale (…) È un omicidio di Stato (…) bisogna prevedere dell’educazione sessuale e affettiva”. 

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