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Pedofilia, Cei: "54 vittime in Italia nel 2022, età media abusatori 43 anni", maggior parte dei casi avvenuti in parrocchia

È quanto emerge dalla II rilevazione della Cei sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili

16 Novembre 2023

Pedofilia, Cei: "54 vittime in Italia nel 2022, età media abusatori 43 anni, maggior parte dei casi avvenuti in parrocchia

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"54 vittime nelle Chiesa nel 2022. Gli abusatori sono 32 e la maggioranza dei casi si consumano in parrocchia e a danno di ragazze tra i 15 e i 18 anni". È quanto emerge dalla II rilevazione della Cei sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. La maggior parte delle segnalazioni fa riferimento a casi reali (29), meno ad episodi via web (3). La maggior parte dei casi di abuso si è verificata in parrocchia (17 su 29) e l'età delle presunte vittime all'epoca dei fatti si concentra nella fascia 15-18 anni (25 su 54), in prevalenza ragazze (44).

Pedofilia, Cei: "54 vittime in Italia nel 2022, età media abusatori 43 anni"

"54 vittime nelle Chiesa nel 2022. Gli abusatori sono 32 e la maggioranza dei casi si consumano in parrocchia e a danno di ragazze tra i 15 e i 18 anni". È quanto emerge dalla II rilevazione della Cei sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Tra i presunti abusatori ci sono sia sacerdoti che laici. L'analisi del profilo dei presunti autori di reato porta a soggetti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, in oltre la metà dei casi, con una media di 43 anni. Si tratta per la quasi totalità di maschi (31 su 32), chierici per un terzo, religiosi per un terzo e laici (37%).

Pedofilia, i dati della Cei

Le vittime di casi di pedofilia nella Chiesa segnalati in Italia nel 2022 sono 54. I dati emersi dal secondo rapporto della Cei sul tema sono piuttosto chiari. Se si osservano i numeri, considerando il momento di avvenimento del presunto abuso, si ha la prevalenza di casi del passato (56,8%) rispetto ai casi attuali (43,8%). I casi del passato prevalgono nelle Diocesi del Centro Italia, mentre quelli attuali riferiti al 2022 prevalgono nelle Diocesi del Nord (55%). Prendendo in considerazione la modalità del presunto abuso, emerge che la maggior parte delle segnalazioni fa riferimento a casi reali (29 in valore assoluto, pari al 90,6%), molto meno a casi relativi ad episodi via web (3 casi pari al 9,4%). Dall’analisi del luogo in cui è avvenuto il presunto abuso reale, emerge che nella maggior parte dei casi si tratta della parrocchia (17 su 29, pari al 58,6%). Analizzando i casi segnalati per tipologia di abuso, si nota la prevalenza di “comportamenti e linguaggi inappropriati (offese, ricatti affettivi e psicologici, molestie verbali, manipolazioni psicologiche, comportamenti seduttivi, dipendenze affettive, ...)”, pari a 20 casi in totale su 74. L’età delle presunte vittime all’epoca dei fatti si concentra nella fascia 15- 18 anni (25 su 54). Il secondo gruppo rappresentato tra le vittime è quello composto da chi ha più di 18 anni (19 su 54). Il focus sul genere delle presunte vittime rivela una netta prevalenza di femmine (44) rispetto ai maschi (10). 

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