10 Novembre 2023
Fonte: Imagoeconomica
Treni a rischio e stop di 24 ore di addetti alle pulizie e personale ristorazione in appalto esterno per via dello sciopero di oggi, venerdì 10 novembre. La dimostrazione è indetta dal personale dipendente delle aziende che operano negli appalti ferroviari del gruppo Fs. Quello di oggi è il "secondo sciopero nazionale" di categoria proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa. Saranno in sciopero gli addetti alle pulizie, della ristorazione a bordo treno e dell’accompagnamento sui treni notte.
Treni a rischio e stop di 24 ore di addetti alle pulizie e personale ristorazione in appalto esterno per via dello sciopero di oggi, venerdì 10 novembre. La dimostrazione è indetta dal personale dipendente delle aziende che operano negli appalti ferroviari del gruppo Fs. Quello di oggi è il "secondo sciopero nazionale" di categoria proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa. Saranno in sciopero gli addetti alle pulizie, della ristorazione a bordo treno e dell’accompagnamento sui treni notte. Sul sito di Ferrovie dello Stato è possibile leggere che "alcuni servizi in stazione potrebbero non essere garantiti". Rfi invita quindi a consultare "i monitor aggiornati di partenze/arrivi della tua stazione" anche attraverso il sito delle ferrovie. "In stazione - si legge ancora - i viaggiatori sono comunque invitati a prestare attenzione agli annunci sonori e visivi diffusi" perché "le informazioni on line possono apparire con un ritardo fino a tre minuti rispetto a quelle diffuse in tempo reale".
Quello di oggi è il "secondo sciopero nazionale" di categoria proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa perché "nulla è cambiato nonostante lo sciopero del 27 settembre, le aziende e le committenti si sono dimostrate sorde alle nostre richieste per l’adeguamento economico del buono pasto e per questo ci troviamo costretti a continuare la protesta". “Nelle oltre 60 aziende che operano negli appalti ferroviari - spiegano le organizzazioni sindacali - la stragrande maggioranza, per non dire le totalità, ad oggi, riconoscono buoni pasto del valore di 5,20 euro. Alla luce della grave crisi economica, dovuta alla crescita smisurata dell’inflazione che erode inesorabilmente il potere d’acquisto di tutti i cittadini e quindi anche delle lavoratici e dei lavoratori non è più procrastinabile l’adeguamento economico del buono pasto”. “Per queste ragioni - sottolineano le organizzazioni sindacali - le lavoratrici e i lavoratori degli appalti ferroviari, impiegati nella pulizia di treni e stazioni, nella ristorazione a bordo treno, nell’accompagnamento sui treni notte e nelle attività di piccola manutenzione si fermeranno per l'intero turno di lavoro”. “I lavoratori degli appalti ferroviari, inoltre, esprimono solidarietà nei confronti dei colleghi ferrovieri con i quali lavorano fianco a fianco, rispetto all’ipotesi di disgregazione del gruppo e, nello stesso tempo, esprimono preoccupazione per loro stessi poiché una azienda disgregata potrebbe mettere in pericolo anche il loro futuro lavorativo” concludono Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa.
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