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Alberto Genovese resta in carcere, rigettata la richiesta di affidamento terapeutico a una comunità di recupero

L'ex imprenditore di Facile.it è stato condannato a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione per i due casi di violenza sessuale con uso di droghe su due modelle che lo hanno coinvolto

27 Ottobre 2023

Alberto Genovese resta in carcere, rigettata la richiesta di affidamento terapeutico a una comunità di recupero

Fonte: Imagoeconomica

Alberto Genovese resta in carcere, è stata rigettata dal tribunale la richiesta di affidamento terapeutico a una comunità di recupero. Il tribunale di sorveglianza di Milano ha respinto la richiesta di affidamento terapeutico avanzata dalla difesa di Genovese, l'ex imprenditore del web noto per Facile.it che è stato condannato a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per due casi di violenza sessuale su modelle stordite con la droga. Di conseguenza, Genovese, 46 anni, dovrà rimanere in carcere.

Genovese resta in carcere, nessun affidamento a comunità di recupero

A febbraio, Genovese era rientrato in carcere per espiare la pena definitiva, dopo un periodo ai domiciliari in una clinica per il trattamento della sua dipendenza dalla cocaina. Secondo i suoi avvocati, un passo fondamentale in questo percorso è stato il matrimonio con una vecchia fiamma celebrato a dicembre, mentre si trovava ai domiciliari in una comunità di recupero. La donna ha 46  anni e due lauree alle spalle. Ha sempre dichiarato di non aver mai avuto a che fare con le feste a base di alcol e droga attorno alle quali si è scatenato il caos. Nonostante in quel caso il giudice aveva valutato positivamente il percorso di recupero, gli esperti psichiatrici del carcere di Bollate dopo aver esaminato il suo caso e aver fatto le loro valutazioni, sono comunque arrivati alla decisione di rigettare la richiesta di affidamento terapeutico avanzata dalla difesa.

Chi è Alberto Genovese, il fondatore di Prima Assicurazioni e Facile.it, sito poi venduto per 100 mln € al fondo Oakley Capital, condannato per stupro

Genovese nasce a Napoli nel 1977. Laureatosi in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, muove i primi passi nel settore della consulenza dapprima con la società McKinsey, quindi passa a Bain e, infine, ad eBay. Il suo, tuttavia, è un nome che diventa noto nel 2010, con la fondazione di Facile.it, principale portale di comparazione di assicurazioni in Italia. Genovese resta alla guida di Facile.it fino al 2014, anno in cui lo vende per 100 milioni di euro al fondo di private equity Oakley Capital. L'allora 37enne, tuttavia, terrà in quell'occasione per sé una parte (ridotta) della società. 

Nello stesso anno, poi, fonda l'agenzia specializzata in polizze RC auto e moto Prima Assicurazioni. Nel giugno dell'anno successivo, la vendita della prima polizza. L'azienda cresce, nel 2018 arrivano 100 milioni di euro di investimento da Goldman Sachs e Blackstone e l'anno seguente si contano 130 milioni di euro di premi. Successivamente si moltiplicano i progetti di Genovese: viene fondata brumbrum.it (piattaforma per la compravendita di moto e auto) e Zappyrent (startup per la facilitazione degli affitti a medio e lungo termine).

Nel 2020, all'improvviso, lo stravolgimento. Genovese viene accusato da una neo maggiorenne di averla drogata per poi stuprarla nella propria abitazione. Segue l'arresto ed il processo per violenza. Spunta un'altra ragazza, 23enne, che accusa a sua volta l'uomo di averne abusato l'estate precedente durante una festa ad Ibiza. All'imprenditore oggi 46enne, alla fine, il giudice riconosce la condanna di 6 anni, 11 mesi e 10 giorni di carcere per lo stupro delle due ragazze.

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