28 Settembre 2023
Adamo Guerra, il 57enne di Lugo scomparso nel 2013 e dato per morto dalla sua famiglia dopo un presunto suicidio, è improvvisamente riemerso nella vita della sua famiglia attraverso una telefonata. Guerra, che ora risiede a Patrasso, in Grecia, ha parlato con una delle sue figlie, riaccendendo la speranza e gettando nuova luce su questa intricata vicenda.
La scomparsa di Guerra nel 2013 aveva portato la sua famiglia a crederlo morto dopo un presunto suicidio inscenato da alcune lettere di addio lasciate loro prima di partire. Tuttavia, nel 2016, è emersa la conferma che l'uomo era vivo e si trovava in Grecia, anche se successivamente le tracce di lui si erano nuovamente perse. Federica Sciarelli, conduttrice di "Chi l'ha visto?", è stata coinvolta nel caso e ha raccontato i dettagli della telefonata ricevuta dalla figlia di Guerra, svelando una nuova prospettiva sulle circostanze della sua scomparsa e sul periodo trascorso in Grecia.
Durante la telefonata, racconta la figlia, Guerra le dice "hai ragione, ho sbagliato, quello che ho fatto è inimmaginabile", ma questa confessione sembra non placare l'animo della figlia, che commenta le sue dichiarazioni dicendo che il tono freddo del padre era "come se lo io stessi raccontando che mi sono dimenticata di un compleanno, non come ho abbandonato una moglie e due figlie". Questa rivelazione è giunta prima dell'imminente processo presso il Tribunale penale di Ravenna, in cui Guerra dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare, includendo l'abbandono del domicilio domestico e il mancato adempimento dei doveri genitoriali e coniugali.
Il fascicolo processuale ha avuto origine da una querela presentata dall'ormai ex moglie di Guerra, Raffaella Borghi, nel 2016, quando ha scoperto che l'ex marito era stato rintracciato in Grecia senza aver mantenuto gli obblighi familiari. L'associazione Penelope, rappresentata dal presidente nazionale Nicodemo Gentile, ha sottolineato che casi come questo richiamano l'attenzione sull'importanza di non dimenticare le situazioni difficili legate alle persone scomparse.
Raffaella Borghi ha chiarito le sue motivazioni per la ricerca di suo marito, spiegando di aver sempre agito nell'interesse delle loro figlie. Ha spiegato che, nonostante le informazioni sulla presenza di Guerra in Grecia, aveva bisogno di certezze e ha cercato di accertarsi che non si trattasse di un errore o di un furto di identità. Solo recentemente, attraverso l'iscrizione all'Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero), ha ottenuto ulteriori certezze sulla situazione di suo marito. Ha anche chiarito che la richiesta di divorzio è stata avanzata solo quando ha potuto permetterselo, sempre con l'obiettivo di proteggere le figlie e fornire loro un futuro stabile.
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