25 Settembre 2023
Trieste
Un corpo è stato scoperto appeso ad un viadotto sulla Grande velocità triestina a Trieste, in un contesto che al momento desta grande perplessità e pone diverse domande inquietanti. Nonostante le prime impressioni suggerissero una morte sospetta, la Procura di Trieste ha emesso una nota per chiarire che al momento non ci sono elementi "in alcun modo" indicativi di un "decesso dovuto all'opera di terzi".
L'uomo, un cittadino iraniano di mezza età senza fissa dimora, è stato identificato come B.K., nato a Teheran nel 1968. Il suo corpo è stato trovato con le mani e i piedi legati, coperto da una benda sul volto. La macabra scoperta è avvenuta sul parapetto di protezione dietro il guardrail, in una situazione di difficile accesso che ha richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco per la rimozione del corpo.
Un certificato medico risalente al 10 settembre, che diagnosticava una "sindrome ansiosa depressiva", è stato ritrovato sul corpo. Questo ha suscitato ulteriori domande sul possibile coinvolgimento di fattori psicologici nel tragico evento. Il certificato è stato rilasciato dalla Donk-Humanitarian Medicine.
Ciò che rende l'evento ancor più inquietante è la presenza di segni fisici sul corpo. Un segno circolare lungo l'intera calotta cranica e un taglio diagonale fanno sorgere dubbi circa la dinamica di questo decesso. Gli investigatori stessi sono confusi su cosa possa aver causato queste ferite particolari. Si sospetta un possibile utilizzo di oggetti roventi e un trauma da colpi.Fino a ieri, 24 settembre, si ipotizzava un omicidio, ma oggi la procura ha escluso questa pista.
L'autopsia sarà comunque fondamentale per determinare la dinamica precisa di quanto accaduto.
Un investigatore, confrontandosi con le immagini della scena, ipotizzava che l'uomo poteva aver subito violenza fisica prima dell'impiccagione. Tuttavia, dopo un'analisi più approfondita, la sequenza degli eventi e le cause del decesso sembrano non suggerire che si tratti di omicidio. Gli esami del medico legale, condotti sul luogo, non hanno fornito indicazioni decisive fino ad ora, e si attendono ulteriori dettagli dopo una dettagliata autopsia.
Al momento, si smentisce la presenza di evidenti segni di tortura. Resta dunque un enigma da risolvere, con gli inquirenti che stanno cercando di mettere insieme tutti gli elementi disponibili per dare una spiegazione plausibile a questa tragica vicenda.
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