Matteo Messina Denaro peggiorate condizioni, cancro in fase terminale: “Non voglio essere rianimato”

Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra detenuto a L’Aquila in regime di 41bis dopo l’arresto avvenuto in seguito a 30 anni di latitanza il 17 gennaio 2023, è in ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

L’uomo affetto da un cancro al colon al quarto stadio e per il quale era in cura, si è improvvisamente aggravato e si trova nel reparto di terapia intensiva da 6 giorni, presso lo stesso ospedale in cui un mese fa, in agosto, era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico sempre per via della sua malattia.

Matteo Messina Denaro grave, sottoposto a terapia del dolore

Secondo quanto riferisce il primario di oncologia della struttura, Matteo Messina Denaro è sottoposto a una terapia del dolore, solitamente quella che si riserva ai malati terminali, ed è personalizzata in base alle sue necessità.

"La terapia del dolore è stata riadattata, tutti i pazienti rispondono allo stesso modo" ha commentato Luciano Mutti, capo dell’equipe oncologica che ha in cura Matteo Messina Denaro.

Proprio per le sue precarie condizioni di salute i suoi legali avevano avanzato una istanza di scarcerazione definitiva per permettere un ricovero permanente in ospedale, ma l’atto al momento è sospeso considerando la degenza del boss in ospedale.

Matteo Messina Denaro: “Non voglio essere rianimato”

Secondo alcune indiscrezioni filtrate negli scorsi giorni, il boss di Cosa Nostra avrebbe chiesto di non essere rianimato in caso di necessità, tuttavia la notizia non è stata ancora né confermata, né smentita.

Gli interventi chirurgici e il ricovero in terapia intensiva

Matteo Messina Denaro, 62 anni, lo scorso 27 giugno si è sottoposto a un intervento chirurgico per problemi urologici; l’8 agosto scorso invece, ha subito un altro delicato intervento e adesso è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore, da sei giorni a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

L’uomo, anche dopo l’arresto, ha continuato a sottoporsi alle sue cure, completando i cicli di chemio in un’ala del carcere appositamente adibita ad infermeria, dove nel mese di agosto ha anche avuto un malore.