22 Agosto 2023
Una ragazza di una scuola media di Tivoli è uscita da scuola con sei insufficienze, ma incredibilmente non solo non è stata bocciata, ma addirittura promossa: a deciderlo è stata una sentenza del Tar. Secondo i giudici la mancata ammissione "non deve essere un provvedimento afflittivo, ma educativo, e la bocciatura deve essere un'eccezione, mentre la regola deve essere la promozione", in linea con un orientamento del Consiglio di Stato per la scuola media.
La studente, che ha frequentato la prima media all'istituto Comprensivo Statale Tivoli V, aveva riportato insufficienze in sei materie (geografia, francese, matematica, scienze, inglese e musica), di cui una grave. Gli insegnanti avevano deliberato all'unanimità la bocciatura, ma i genitori della ragazza hanno presentato ricorso al Tar chiedendo l'annullamento del provvedimento, e i giudici hanno dato loro ragione. Dai documenti relativi alla bocciatura messi a punto dai docenti emerge che "nel corso dell'anno la ragazza ha avuto una frequenza regolare, e a scuola e il comportamento è stato buono. L'impegno tuttavia si è rivelato "scarso e inadeguato, sia nell'esecuzione dei compiti che nello studio". Secondo il Tar i professori, però, non avrebbero considerato il percorso della studentessa dall'inizio alla fine. "L'alunna, dal primo mese di scuola fino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti", scrivono i giudici nella sentenza. E la scuola, sempre secondo il Tribunale amministrativo, ha anche le sue responsabilità per non aver messo a disposizione "sistemi di ausilio e di supporto per il recupero".
"Leggerò attentamente la sentenza del Tar del Lazio per appurare se ci sono stati difetti procedurali nel percorso che ha portato a una bocciatura votata all'unanimità per insufficienze, alcune gravi, su 6 materie, oppure se il pronunciamento che ha annullato quanto deciso dai docenti è frutto di un indebito giudizio nel merito del provvedimento". Lo ha dichiarato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sul caso della studentessa di Tivoli, aggiungendo poi che "al Tar spettano le verifiche sulle procedure, ma nel merito decidono i docenti".
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