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Kata scomparsa a Firenze, arrestato lo zio e perquisiti i genitori: “Coinvolgimento nel racket degli affitti”

Lo zio della piccola Kata insieme ad altre 3 persone, è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile per un coinvolgimento nel racket degli affitti delle stanze dell'ex hotel Astor: la Procura ipotizza nei loro confronti i reati di tentato omicidio, lesioni, estorsione e tentata estorsione. Perquisiti anche i genitori della bimba che non risultano però indagati

05 Agosto 2023

Kata

Twitter: @FrancoScarsell2

Di Kata Alvarez, la bambina scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno, ancora non ci sono tracce e questa mattina gli uomini della squadra mobile hanno arrestato lo zio della bambina insieme ad altri tre uomini: per loro l’accusa è di essere i responsabili di un raid punitivo nei confronti di due persone che si sarebbero rifiutate di pagare l’affitto per due stanze dell’ex hotel Astor.

Mentre lo zio della piccola veniva arrestato dai poliziotti, i carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione “conto terzi” nei confronti dei genitori di Kata che però non risultano indagati.

Kata scomparsa a Firenze, arrestato lo zio, tra le accuse tentato omicidio, lesioni ed estorsione

Per le 4 persone finite in carcere la Procura ipotizza i reati di tentato omicidio, lesioni, tentata estorsione ed estorsione. La vicenda riguarda un pestaggio con una mazza da baseball e minacce di morte a due connazionali perché non lasciavano la stanza che stavano occupando e che non volevano pagare. Uno dei connazionali, spaventato dalle violenze, aveva tentato di fuggire dalla finestra, cadendo poi nel vuoto e rischiando di morire.

Da quanto emerso dalle indagini, pare che i 4 chiedessero somme dalle 600 alle 700 euro per ogni stanza, un vero e proprio racket degli affitti, una delle piste seguite dalla Procura nelle indagini sulla scomparsa della piccola Kata.

Le piste battute in precedenza

La bambina è scomparsa nel nulla da quasi due mesi e di lei nessuna notizia nonostante le serrate e ininterrotte indagini da parte delle forze dell’ordine, con sgomberi, perquisizioni e controlli.

Già lo scorso 4 luglio, a 20 giorni dalla scomparsa della bambina, un testimone riferì agli inquirenti che alcune persone nei giorni precedenti alla sparizione di Kata, sarebbero più volte andate nell’ex hotel Astor per cercare Abel, lo zio di Kata. C’era poi la pista del motorino e del furgone bianco che erano stati immortalati all’esterno dell’ex hotel Astor da una telecamera di videosorveglianza e sui quali si ipotizzava fosse stata caricata la bambina per essere rapita.

 

 

 

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