Kata scomparsa a Firenze: “è stata rapita per sbaglio”, telefonata choc dal Perù ai genitori della bimba

Kata Alvarez, la bambina di 5 anni scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze lo scorso 10 giugno, potrebbe essere stata rapita per errore, a causa di uno scambio di persona. Questo almeno è quanto direbbe una telefonata arrivata nelle scorse ore ai genitori della piccola dal Perù, loro paese di origine.

La telefonata sarebbe arrivata da una persona di cui non sono state rese note le generalità e di cui sono stati immediatamente informati gli inquirenti che indagano sulla vicenda della piccola.

Ad oggi, indagini e ricerche non hanno dato alcun esito: di Kata non ci sono tracce. Le piste battute da organi inquirenti e investigatori sono state tantissime, dal riscatto, alla faida tra bande etniche, addirittura la pedofilia.

Kata scomparsa a Firenze, della piccola ancora nessuna traccia

La bimba è scomparsa nel primo pomeriggio del 10 giugno dal cortile dell’ex hotel Astor, uno stabile occupato abusivamente da diverse famiglie rumene e sudamericane. Kata giocava in cortile con degli amichetti e poi è scomparsa. Nessuna telecamera ha ripreso lo spostamento della piccola, né eventuali soggetti. Il caso è ancora avvolto nel mistero e vede polizia e carabinieri indagare a tutto campo. Lo stabile in questione, quello dell’ex hotel Astor è stato anche sgomberato e ha visto il sopralluogo di reparti speciali dell’Arma dei Carabinieri alla ricerca di intercapedini o eventuali vie di fuga. Anche le testimonianze raccolte da alcuni vicini sembrano contrastanti o poco attendibili: c’è chi ha detto di aver sentito la bimba piangere e urlare “mamma”, ancora però, a quasi un mese dalla scomparsa, nessuna svolta.

La telefonata dal Perù al vaglio degli inquirenti

Al complesso puzzle di questa vicenda, adesso si aggiunge la telefonata. L’interlocutore avrebbe detto ai genitori di Kata che la bimba da rapire non doveva essere lei, c’è stato uno sbaglio. Il motivo del rapimento, stando sempre al contenuto della telefonata, la cui attendibilità è al vaglio degli inquirenti, sarebbe legato al racket degli affitti che vede vere e proprie faide tra gli occupanti abusivi dell’ex hotel Astor di Firenze.

Le indagini adesso ripartiranno da qui, dal contenuto della telefonata e non è escluso che nei prossimi giorni gli inquirenti, possano continuare a sentire gli occupanti dello stabile per capire se qualcuno di loro abbia visto o sentito qualcosa. La situazione difficile all’interno dello stabile è stata tuttavia confermata anche dal papà della piccola, scarcerato di recente per stare accanto alla famiglia. L’uomo ha raccontato agli inquirenti che dissapori e liti sono all’ordine del giorno.