Avvenire, con il cambio di direzione la CEI vira a destra: il giornale dei vescovi dal grillismo al moderatismo

Si parla già di una prossima intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni proprio in concomitanza con l'arrivo del neodirettore Marco Girardo (notizia anticipate in esclusiva da questo giornale). Un'intervista per inaugurare il nuovo corso di Avvenire. E si noti bene: con Marco Tarquinio alla direzione (che, sia detto per inciso, ha portato il giornale a record di vendita storici consolidandone il brand ai vertici delle classifiche nazionali) non c'era stata nessuna intervista da parte della premier al quotidiano dei vescovi. Solo un caso?

Avvenire, con il cambio di direzione la CEI vira a destra

Già, perché oltretevere si parla apertamente di svolta moderata del quotidiano dei vescovi. Insomma, a quanto siamo in grado di ricostruire, c'è anche una precisa scelta politica dietro l'improvviso avvicendamento alla direzione di Avvenire. "Il Papa pacifista la CEI realista" questa sarà la linea che intende seguire la conferenza episcopale Italiana con la nuova stagione del giornale. Insomma, la chiesa italiana vuole ricominciare a dialogare a 360 gradi con l'esecutivo ora che a palazzo Chigi sta trovando un interlocutore attento e aperto alle esigenze della chiesa. E le esigenze della chiesa (che non vive di solo spirito santo) sono essenzialmente due: sanità e scuola cattolica, soprattutto quest'ultima.

Ma per avviare il dialogo a tutto tondo con il governo serviva un "riequilibrio politico", un giornale più moderato e dall'aspetto meno "grillino". Detto, fatto. D'altra parte non a tutti oltretevere erano andate a genio certe prese di posizione considerate troppo spostate a sinistra ed anche dalle parti di palazzo Chigi pur senza mai farlo pesare non avevano mai mostrato particolare apertura o simpatia nei confronti del giornale della Cei. Ora la musica è destinata a cambiare.

Di Marco Antonellis