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Pier Paolo Pasolini, chiesta riapertura indagini “sulla presenza di 3 Dna per verificare a chi appartengono"

Per Maccioni, Grieco e Giovannetti, Pasolini venne “attratto in una trappola e lì venne aggredito a morte". I tre hanno presentato istanza per la riapertura delle indagini sulla morte dello scrittore

03 Marzo 2023

Riaprire le indagini sulla morte di Pasolini, verifiche su tre DNA

Pier Paolo Pasolini, fonte Twitter: @Janusfilms

Si potrebbe riaprire il caso legato alla morte di Pier Paolo Pasolini. È stata chiesta la riapertura delle indagini tramite un'istanza depositata questa mattina venerdì 3 marzo in Procura, a Roma. L'omicidio del poeta avvenne ad Ostia il 2 novembre del 1975. Nell'istanza, in particolare si chiede di indagare sui Dna individuati dai carabinieri del Ris nel 2010 sulla scena del crimine. L'atto è stato redatto dall'avvocato Stefano Maccioni, a nome del regista David Grieco e dello sceneggiatore Giovanni Giovannetti.

Pier Paolo Pasolini, chiesta riapertura indagini sulla morte del poeta

In merito alla morte di Pasolini, il legale afferma come "quella notte all'Idroscalo di Ostia Pino Pelosi non era solo, ci sono almeno tre tracce, tre 'fotografie' di persone e ciò giustifica il perché, dopo quasi 50 anni, è ancora possibile arrivare ad una verità giudiziaria. Una verità che si baserebbe su dati scientifici, sulla presenza di tre Dna: da qui si deve partire per svolgere le indagini per accertare a chi appartengono".

Cosa si chiede nell'istanza di riapertura indagini sulla morte di Pasolini

Nell'istanza di riapertura del fascicolo sulla morte di Pasolini, i presentatori aggiungono che "nella prima indagine questo si è fatto in modo parziale, vennero esaminati circa 30 Dna ma oggi è tempo di fare verifiche più diffuse tenendo presenti anche le dichiarazioni di Maurizio Abbatino, esponente della Banda della Magliana, che alla Commissione Antimafia dà una giustificazione sul perché Pasolini si recò all'Idroscalo di Ostia".

Lo storico scrittore e poeta che "aveva una relazione con Pino Pelosi, non era lì per consumare un rapporto sessuale occasionale, ma per riottenere le pizze di 'Salò, le 120 giornate di Sodoma' che gli erano state sottratte e a cui teneva tantissimo". Per Maccioni, Grieco e Giovannetti Pasolini venne "attratto in una trappola e lì venne aggredito a morte. Nell'istanza di centinaia di pagine forniamo molti elementi, tante tessere che i magistrati devono mettere insieme". 
   

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