01 Febbraio 2023
Fonte: Facebook @Puntato, L’App degli Operatori di Polizia
È evaso di nuovo Massimiliano Sestito, killer della 'Ndrangheta di 52 anni. Si trovava nella casa del padre a Rho, alle porte di Milano, dove era agli arresti domiciliari. Già in passato, l’uomo era riuscito a evadere dal carcere durante un permesso premio.
La notte tra lunedì e martedì i carabinieri hanno fatto un controllo di routine, ma dell’uomo non c’era traccia. È riuscito a fuggire rompendo il braccialetto elettronico. Sestito era in attesa della sentenza della Cassazione prevista per il 2 febbraio prossimo, nel procedimento che lo vede imputato per l’omicidio di Vincenzo Femia, il boss calabrese che gestiva una rete di traffico di droga a Roma.
Nel suo curriculum criminale, anche l’uccisione di un carabiniere per la quale era già stato condannato a 30 anni di carcere.
Dopodomani si terrà l’udienza in Corte di Cassazione dove gli ermellini potrebbero convalidare la pena all’ergastolo per Massimiliano Sestito. A suo carico l’omicidio del boss Vincenzo Femia, esponente di spicco della cosca calabrese di San Luca.
La vittima era stata uccisa il 24 gennaio 2013 a Castel di Leva, nella periferia di Roma. L’ipotesi degli inquirenti è un regolamento di conti tra le 'ndrine che si volevano contendere il traffico di droga tra la Calabria e la capitale.
Per questo omicidio, Sestito è stato condannato all'ergastolo in primo grado. In attesa della sentenza della Cassazione, fissata per il prossimo 3 febbraio, è stato scarcerato il 12 gennaio scorso dal penitenziario di Terni e sottoposto agli arresti domiciliari presso la casa del padre a Rho, nel milanese.
Da lunedì notte, l’uomo è sparito nel nulla.
Massimiliano Sestito era già noto alle forze dell’ordine per aver ucciso il 20 agosto 1991 l'appuntato dei carabinieri Renato Lio.
Il killer gli ha sparato tre colpi di pistola mentre l’appuntato stava per perquisire l’auto su cui viaggiava insieme ad altre persone che, però, sono state giudicate estranee ai fatti.
Per l'omicidio dell'appuntato, Sestito era stato condannato all’ergastolo dal Tribunale e ha avuto una riduzione di pena a 30 anni di carcere in Appello.
Stavolta è scappato dalla casa del padre dove si trovava agli arresti domiciliari, riuscendo a spezzare il braccialetto elettronico.
Ma già in passato era riuscito a sfuggire dal carcere. Dopo essere finito dietro le sbarre per l’omicidio del carabiniere Renato Lio, Sestito era fuggito nell’agosto del 2013 approfittando di un permesso premio. È stato riacciuffato il mese dopo mentre si trovava in una spiaggia di Palinuro, nel salernitano.
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